Schaffner, Martin

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Pittore (Ulma 1478 o 1479 - ivi tra il 1547 e il 1549). Si formò nella bottega del pittore tardogotico Jörg Stocker (attivo tra il 1481 e il 1523), con il quale collaborò all'altare di Ennetach (1496, ora nel castello di Sigmaringen), ma un soggiorno ad Augusta presso H. Holbein il Vecchio arricchì la sua cultura. A Ulma, dove dal 1526 fu pittore della città, la sua bottega produsse anche sculture in legno e medaglie. Influenzato dalla grafica di A. Dürer e ritenendo della scuola di Augusta (Holbein e H. Burgkmair) in particolare il colore prezioso e il gusto per materiali, S. usò forme rinascimentali mantenendo tuttavia allo stesso tempo il particolare accento narrativo della scuola sveva: Scene della Passione, del cosiddetto primo altare del convento di Wettenhausen (1515, Augusta, Staatgalerie), altare Hutz (1521, Ulma, cattedrale), secondo altare di Wettenhausen (1524, Monaco, Alte Pinakothek). Eseguì anche notevoli ritratti (Monaco, Alte Pinakothek: Wolfgang, conte di Öttingen, 1508; Eitel Hans Besserer, 1529) e un interessante desco da tavola per Asamus Stedelin (1533, Kassel, Staatliche Kunstsammlungen), dal complesso programma astrologico-alchemico.

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