Massènzio ‹-z-› (lat. Marcus Aurelius Valerius Maxentius). - Imperatore romano (n. 278 circa - m. 312); figlio di Massimiano, all'abdicazione del padre (305) fu escluso dalla successione, ma dopo l'acclamazione di Costantino si fece proclamare Augusto dai pretoriani in Roma (306), nominò Cesare il figlio Romolo, e spinse il padre a riprendere l'autorità imperiale. Ma nel riordinamento dell'Impero del 308, M. fu messo da parte: egli volle resistere fuggendo in Gallia, ma perdette l'Africa, ribellatasi sotto la guida di Domizio Alessandro, e la Spagna, toltagli da Costantino. Divenne impopolare nella stessa Roma, cui pure cercava di restituire la dignità di capitale con grandiose costruzioni (come la basilica sulla Via Sacra) e dove svolgeva una politica benevola verso i cristiani; essendo Costantino nel 312 sceso vittoriosamente in Italia, M. lo affrontò presso il ponte Milvio ma fu vinto e trovò la morte nelle acque del Tevere.
(Marcus Aurelius Valerius Massentius) Imperatore romano (n. 278 ca.-m. 312). Figlio di Massimiano, per i principi elettivi della tetrarchia all’abdicazione del padre (305) fu escluso dalla successione, ma quando, alla morte di Costanzo Cloro, il figlio Costantino venne nominato dalle legioni suo successore, ...
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 71 (2008)
– Non sono note né l’origine né la data di nascita; le fonti informano però sul suo episcopato, di cui fu investito alla morte del predecessore Orso (o Urbano), avvenuta nei primi mesi dell’811.
In seguito al lungo periodo dello scisma dei Tre Capitoli (554), che aveva posto la sede di Aquileia in ...
(Marcus Aurelius Valerius Maxentius). - Celebre rivale di Costantino, da questo sconfitto nella battaglia al ponte Milvio. Figlio di Massimiano Erculio e di Eutropia, MASSENZIO, nato circa il 278, sposò la figlia di Galerio, da cui ebbe Romolo. Allorché, il 1° maggio 305, abdicando Diocleziano e Massimiano, ...
in hoc signo vinces ‹in òk...› (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso in sogno, unitamente...
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