Morèni, Mattia. - Pittore (Pavia1920 - Brisighella, Ravenna, 1999). Studiò all'Accademia di Torino con F. Casorati. Nel 1947 vinse il premio Asti, con dipinti che risentivano della fase post-cubistica di Picasso. Con Afro, Vedova e altri, fece parte del gruppo degli Otto pittori italiani. Dal 1953 M. orientò la sua pittura verso l'arte informale, dando esplicito significato polemico al suo linguaggio, in opere in cui l'esaltazione della materia non fu mai disgiunta da un richiamo alla realtà. Dagli anni Ottanta segnò la sua opera di un espressionismo magmatico denso di esplosione cromatica.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 76 (2012)
Nacque a Pavia il 12 novembre 1920 da Leonardo, capitano della regia cavalleria, e da Irene Toscano.
Nel 1940 a Torino si iscrisse all’Accademia Albertina di belle arti, dove rimase per circa un anno e mezzo frequentando i corsi di pittura di Cesare Maggi e Enrico Paulucci. L’innato anticonformismo ...
mattìa s. f. [der. di matto1], non com. – Mattezza, sia nel suo sign. astratto: Loda l’ingegno, loda la mattia (Giusti); sia in quello concreto: dire, fare mattie.
matto1 agg. e s. matto1 (f. -a) [forse lat. tardo mattus, matus «ubriaco»]. – 1. a. ant. Stupido, stolto: così matto1 come egli è, senza alcuna cagione è ... fuori d’ogni misura geloso di me (Boccaccio). Privo di discernimento: Uomini siate, e non pecore...