DVOŘÁK, Max

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

DVOŘÁK, Max

Hans Tietze

Storico dell'arte, nato il 24 maggio 1874 a Raudnitz (Roudnice, Cecoslovacchia), morto l'8 febbraio 1921 a Grusbach. Scolaro di F. Wickhoffs all'università di Vienna, gli successe nella carica di professore di storia dell'arte. Dal 1905 fu conservatore generale e, più tardi, vicepresidente della commissione centrale austriaca per i monumenti.

Le sue opere principali sono: Die Illuminatoren des Johann von Neumarkt, Vienna 1901; Das Rätsel der Brüder van Eyck, Vienna 1904 (nuova ediz., Monaco 1925); Idealismus und Naturalismus in der gotischen Skulptur und Malerei, Monaco 1918 (ristampato in Kunstgeschichte als Geistesgeschichte, ivi 1924); Katechismus der Denkmalpflege, Vienna 1916. Opere postume: Italienische Kunst im zeitalter der Renaissance, voll. 2., Monaco 1927 e 1928. Il D. mosse da un'interpretazione storico-filologica dell'arte, cui, nella seconda metà della sua produzione, sostituì la concezione delle vicende artistiche come legate alla storia dello spirito. Appoggiandosi a tendenze dell'epoca romantica, egli spiega le manifestazioni artistiche individuali, attraverso le correnti spirituali della loro epoca.

Bibl.: D. Frey, M. D.'s Stellung in der Kunstgeschichte, in M. D. zum Gedächtnis, Vienna 1922; J. Schlosser, Die Wiener Shule der Kunstgeschichte, Vienna 1935, p. 193 segg.

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