Medusa

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(gr. Μέδουσα)

Mitologia

Una delle 3 Gorgoni, quella mortale. Era un mostro, di aspetto terribile, con la testa cinta di serpenti, zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d’oro, occhi scintillanti e sguardo che impietriva. Perseo, venuto per ucciderla su ordine di Polidette, tiranno di Serifo, o di Atena, le tagliò la testa mentre M. dormiva, sollevandosi in aria con i sandali alati e servendosi dello scudo come di uno specchio per evitarne lo sguardo terribile. Dal suo capo uscirono il cavallo Pegaso e Crisaore. Atena poi ne fissò la testa al centro dell’egida sul suo petto (o sul suo scudo) e Perseo ne raccolse il sangue: velenoso quello sgorgato dalla vena sinistra, rimedio risuscitatore dei morti quello della vena destra. La leggenda più tarda fece di M. una fanciulla rivale di Atena per la bellezza della chioma, che la dea punì cambiandone i capelli in serpenti, o anche una fanciulla che, violata da Posidone in un tempio della dea, fu punita per il sacrilegio.

L’effigie della M., riprodotta dai fonditori di artiglieria dell’epoca moderna per abbellimento, è divenuta poi simbolo dell’arma d’artiglieria e adoperata come fregio della bandoliera di parata e delle gualdrappe per cavalli.

Zoologia

Testa di M. Nome di alcuni Echinodermi ofiuroidi con braccia ramificate e contorte.

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