HOBBEMA, Meindert

Enciclopedia Italiana (1933)

HOBBEMA, Meindert

G. I. Hoogewerff

Pittore, nato ad Amsterdam il 31 ottobre 1638, morto ivi il 7 dicembre 1709. È uno dei più celebri paesisti dell'antica scuola olandese. Educato nella Casa degli Orfani, lavorava nel 1655-57 a Haarlem nello studio di Jacob van Ruisdael, col quale mantenne anche dopo, tornato ad Amsterdam, rapporti amichevoli. Sposò nel 1668 la cuoca del borgomastro Lambert Reynst e ottenne per protezione di questo mecenate un modesto impiego presso la gabella del vino. Abbandonò allora la pittura, e se i suoi quadri sono tuttora abbastanza numerosi (quasi trecento in tutto) è perché in età giovanile era stato molto attivo. Benché risiedesse ad Amsterdam, ritrasse di preferenza motivi di vedute lontane, e i suoi famosi mulini ad acqua si ritrovano nelle provincie orientali dell'attuale regno d'Olanda; la Strada di Middelharnis del noto capolavoro della National Gallery di Londra si trova su una delle isole zelandesi. La sua tecnica rassomiglia moltissimo a quella del Ruisdael. Il H. seppe raggiungere ancora una maggiore finezza di quest'ultimo e la sua sensibilità per gradazioni atmosferiche e toni non è certo da ritenersi inferiore a quella del caposcuola di Haarlem: essa esprime la personalità meditativa e soave del H., mentre il Ruisdael è generalmente più eroico e soprattutto più universale nell'arte sua. Del H. non esistono né una marina né una cascata; egli, pur non arcadico, inclinò sempre verso rappresentazioni placide e serene.

Bibl.: E. Michel, Hobbema (Les artistes célèbres), Parigi 1890; E. Hofsted de Groot, Beschreibvung und kritisches Verzeichnis, XIV, Esslingen-Parigi 1911; id., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XVII, Lipsia 1924 (con bibl.); J. Rosenberg, H., in Jahrbuch der preussischen Kunstsammlungen, XLVIII (1927), pp. 139-51.