• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

memoria

di Nadia Canu - Dizionario di Medicina (2010)
  • Condividi

memoria

Nadia Canu

Capacità del cervello di ritenere, richiamare e riconoscere informazioni acquisite.

Localizzazione della memoria

Tutte le regioni del sistema nervoso (SN) registrano una qualche forma di m. anche se in genere siamo più inclini ad attribuire alla parola m. la capacità psichica di ritenere l’insieme delle esperienze personali che un individuo acquisisce nel corso della propria vita. Un engramma (o traccia mnestica) riguardante informazioni relative a una sola modalità sensoriale è localizzabile nella regione della corteccia che elabora quella informazione: per es., le immagini visive vengono conservate nella corteccia visiva e i suoni in quella uditiva. Se invece l’engramma raccoglie più informazioni (tattili, visive, gustative, emozionali, ecc.) la sua rappresentazione interna è costituita da tutte le cellule nervose, situate anche in regioni diverse della corteccia, unite tra loro da connessioni reciproche e attivate dallo stimolo. L’ippocampo, che fa parte del sistema limbico, è una struttura importante per l’apprendimento e la memoria. Soggetti con lesioni di questa struttura, pur mantenendo i ricordi più antichi, hanno difficoltà a formarne di nuovi. Sottoposti a un elenco di parole da ripetere, questi soggetti le ricordano solo fino a che la loro attenzione rimane focalizzata sulla prova, ma se vengono distratti, la m. delle parole svanisce.

Elaborazione e tipi di memoria

Quando uno stimolo raggiunge l’SN viene posto nella m. a breve termine (MBT), un deposito che può contenere per qualche ora o qualche giorno un numero limitato di informazioni. Se lo stimolo si ripete, l’informazione viene elaborata e custodita, anche per tutta la vita, nella m. a lungo termine (MLT). La m. di lavoro è una forma speciale di MBT elaborata nei lobi frontali. Queste strutture conservano le informazioni strettamente necessarie per il tempo indispensabile all’esecuzione di un compito. La MBT coopera con la MLT: le informazioni recenti si integrano, secondo processi logici, con quelle accumulate per progettare azioni o risolvere problemi. La MBT può trasformarsi in MLT attraverso un processo di consolidamento. Questo processo è molto critico: nuove esperienze (traumi, elettroshock), soprattutto se conflittuali con la prima, cancellano la registrazione della prima esperienza. Il consolidamento implica modificazioni plastiche delle sinapsi dei circuiti nervosi coinvolti nell’apprendimento. In alcuni casi si formano nuove sinapsi, in altri cambia l’efficacia della trasmissione sinaptica attraverso i processi di potenziamento o depressione a lungo termine (➔ plasticità).

Memoria a lungo termine

La MLT è un deposito che può contenere enormi quantità di informazioni raggruppabili in due classi di m., consolidate e registrate in circuiti nervosi differenti. La m. non dichiarativa, implicita o riflessiva, comprende un gruppo eterogeneo di forme di m. che non richiedono processi coscienti per l’organizzazione e il richiamo. Coinvolge l’amigdala, il cervelletto e i nuclei della base. Consiste nell’acquisizione lenta e ripetitiva di comportamenti che poi verranno eseguiti in maniera automatica. Rientrano in questo tipo di m. le abilità motorie, le procedure e le regole. La m. dichiarativa o esplicita riguarda forme di apprendimento e di richiamo che richiedono l’uso dei processi cognitivi più alti, come il pensiero, la deduzione, il confronto, la valutazione e la coscienza. I circuiti nervosi coinvolti in questo tipo di m. sono localizzati prevalentemente nel lobo temporale. La m. dichiarativa si occupa dei significati (m. semantica) o dei fatti (m. episodica). L’informazione può essere trasferita dalla m. dichiarativa alla m. implicita: quando lo sciatore impara a sciare presta attenzione nel muovere con precisione e coordinazione i muscoli, usa cioè la m. dichiarativa per analizzare le differenti posizioni del corpo; con la ripetizione dell’atto, le informazioni vengono trasferite nella m. implicita, diventano cioè un riflesso che permette di eseguire automaticamente il movimento. La perdita di vecchi ricordi e l’incapacità di formare nuovi ricordi possono essere causate, da traumi, ictus o da malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer, nel quale la perdita ingravescente della m. dichiarativa impedisce di riconoscere perfino i propri familiari, o il morbo di Parkinson, nel quale la degenerazione delle reti nervose in cui sono registrati gli schemi motori rende difficile l’esecuzione fina e precisa dei movimenti.

memoria

Vedi anche
morbo di Alzheimer Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915). Sintomatologia ed eziologia I sintomi principali sono rappresentati dalla perdita progressiva ... inconscio La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, ma con un’estensione e importanza intese diversamente dalla psicologia classica e dalla psicanalisi. Per ... innatismo In filosofia, concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo significato se ne affianca talvolta un altro che rinvia all’esistenza nella mente di capacità ordinatrici e regole di conoscenza non derivate dall’esperienza ... bellézza Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all'anima. La connessione tra l'idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice etimologica (il latino bellus "bello" è diminutivo di una forma antica di bonus "buono"), rinvia alla concezione della b. come ordine, armonia e proporzione delle ...
Tag
  • DEPRESSIONE A LUNGO TERMINE
  • MEMORIA A LUNGO TERMINE
  • MORBO DI PARKINSON
  • CELLULE NERVOSE
  • CERVELLETTO
Altri risultati per memoria
  • memoria
    Enciclopedia on line
    Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso di ulteriori occasioni. In particolare, la funzione psichica, che nell’uomo raggiunge il completo ...
  • memoria
    Dizionario di Medicina (2010)
    Antonino Cattaneo Modelli animali di memoria I meccanismi cellulari e molecolari della memoria non possono essere studiati sul cervello umano. Per questo motivo vengono utilizzate, come sistemi modello, altre specie animali con un sistema nervoso più semplice e accessibile. L’obiettivo degli studi ...
  • memoria
    Dizionario di filosofia (2009)
    Facoltà di richiamare alla mente eventi o conoscenze passati che hanno lasciato una traccia ripercorribile, oppure ambito nel quale essi continuano a essere virtualmente presenti. Privilegiando il primo o il secondo aspetto, la m. assume un carattere empirico, legato alle dinamiche fisiologiche del ...
  • MEMORIA
    Il Libro dell'Anno 2009
    Alberto Oliverio Memoria «Non recidere, forbice, quel volto, solo nella memoria che si sfolla, non far del grande suo viso in ascolto la mia nebbia di sempre» (Eugenio Montale, Le occasioni) Le diverse facce della memoria di Alberto Oliverio 2 dicembre 2008 Muore Henry Gustav Molaison, 82 anni, affetto ...
  • memoria
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Geni Valle L’indispensabile deposito delle nostre esperienze La memoria è una complessa funzione della nostra mente, grazie alla quale conserviamo informazioni e impressioni, localizzandole esattamente nello spazio e nel tempo, per renderle disponibili alla coscienza attraverso il ricordo. Nel linguaggio ...
  • Memoria
    Universo del Corpo (2000)
    Alberto Oliverio e Bruno Callieri Il termine memoria indica il processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnemonica) di un substrato, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso di ulteriori situazioni. In particolare, la memoria ...
  • Memoria
    Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
    Pier Carla Cicogna (XXII, p. 829; App. IV, ii, p. 428; V, iii, p. 403) Psicologia cognitiva Nell'ultimo decennio, le acquisizioni scientifiche più importanti sul tema della m. sono state il risultato di una proficua integrazione tra la psicologia cognitiva e le neuroscienze, in particolare, tra queste ...
  • Memoria
    Enciclopedia delle scienze sociali (1996)
    Alessandro Cavalli La nozione di memoria In termini molto generali, la memoria può essere intesa come la capacità di un sistema qualsiasi (un robot, un organismo, un individuo, un gruppo, un'istituzione, un'intera società) di ricevere, conservare e recuperare informazioni. L'ampiezza di questa definizione ...
  • MEMORIA
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
    (XXII, p. 829) Gianfranco Ricci Secondo le recenti concezioni, la funzione mnemonica è determinata dalla successione di due eventi temporalmente distinti: quello dell'apprendimento o riverberazione e quello della fissazione. Il primo evento sarebbe affidato alla presenza di circuiti riverberanti, ...
  • MEMORIA
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Goffredo COPPOLA Guido CALOGERO Agostino GEMELLI Federico *RAFFAELE Stefano LA COLLA . Propriamente, è la facoltà di riprodurre nella coscienza esperienze che alla coscienza avevano già appartenuto e che in seguito erano invece divenute inconsce. Questa facoltà riproduttiva è talora peraltro ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
memòria
memoria memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative...
memorativo
memorativo agg. [dal lat. tardo memorativus, der. di memorare «ricordare»], letter. raro. – 1. Relativo alla memoria: virtù, potenza memorativa. 2. Che ha per fine di ricordare: segno m.; iscrizione memorativa.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali