Butor, Michel

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Romanziere francese (Monsen-Baroeul 1926 - Contamine-sur-Arve 2016). Nella sua opera la "poetica dell'oggetto", che è al fondo delle teorie dell'école du regard e del cosiddetto nouveau roman, trova la più convincente estrinsecazione soprattutto per quanto riguarda l'approfondimento del monologo interiore che è al centro degl'interessi di B.; i suoi romanzi (Passage de Milan, 1954; L'emploi du temps, 1957; La modification, 1957; Degrés, 1960) sono caratterizzati da un'estrema concisione e rapidità narrativa. Poeta e instancabile sperimentatore, è autore di notevoli, vari e difficilmente classificabili testi, tra cui si ricordano: Mobile (1962); Réseau aérien (1962); Description de San Marco (1963); Portrait de l'artiste en jeune singe (1967); Matière de rêves (I-IV: 1975-81). I suoi saggi di critica letteraria, raccolti nella serie di Répertoires (I-V: 1960-82), situano B. fra i più originali critici francesi contemporanei. Sono anche da ricordare i saggi: Histoire extraordinaire (1961, su Baudelaire); Essai sur les modernes (1964); Essai sur les essais (1968).

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Nouveau roman