CARRÉ, Michel

Enciclopedia Italiana (1931)

CARRÉ, Michel

Alberto Manzi

Poeta e autore drammatico francese, nato nel 1819, morto nel 1872. Dopo avere esordito con un romantico volumetto di versi (1842) tentò il teatro con La Jeunesse de Luther (1843); tradusse liberamente L'Eunuco di Terenzio, e cercò d'imitare lo stile di Molière e Regnard in una graziosa e bizzarra commedia: Scaramouche et Pascariel (1847): anche il Faust di Goethe gl'ispirò una fantasia drammatica, Faust et Marguerite (1850). Poi prese una diversa e più facile via, dandosi alla composizione di libretti per musica. Desunse d'ogni parte gli argomenti, togliendoli ora da Mistral ora da Lamartine, ora da Shakespeare ora da Goethe, ora da Cervantes, e fu il librettista più fecondo del suo tempo. Lasciò, fra commedie, libretti, vaudevilles, un centinaio di composizioni. Come librettista, fu un Piave francese, ma con gusto più corretto e più limpida vena.

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