MICOPLASMA

Enciclopedia Italiana (1934)

MICOPLASMA

Cesare Sibilia

. Il concetto di micoplasma rientra in una teoria formulata nel 1897 da J. Eriksson per spiegare la trasmissione nel tempo delle ruggini dei cereali.

Il micelio delle pustole uredosoriche primarie trarrebbe origine da speciali corpuscoli (forma primordiale del micelio) immersi nel citoplasma di cellule sottoepidermiche delle foglie rugginose situate all'incirca alla distanza di mm. 5-10 dalla pustola estrema di una serie. Tali corpuscoli, che non si troverebbero altrove, sono molto simili al citoplasma, di forma irregolare (curvi, semplici o ramificati) in numero di uno o più e visibili solo su materiale fissato e colorato. Essi proverrebbero dal seme, in cui erano contenuti, e si sarebbero trasmessi nella pianta fino alle foglie, in forma non appariscente fino alla comparsa delle pustole. La teoria ammette quindi una simbiosi micoplasmatica, sia nel seme sia nella pianta, prima della formazione di pustole, la quale non può essere svelata per la tecnica microscopica inadeguata. Di conseguenza l'Eriksson interpreta i succiatoi esistenti nelle cellule prossime alle pustole non come tali, ma come residui della forma primordiale che, raggiunta la parete cellulare, l'ha forata per formare lo stato miceliare. Questa teoria è oggi quasi abbandonata, perché si ritiene universalmente che le pustole primarie derivino da infezioni dall'esterno per opera di ecidiospore o di uredospore.

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