MINDO

Enciclopedia Italiana (1934)

MINDO (Μύνδος, Myndus)

Roberto Paribeni

Antica città dorica della Caria, non lungi da Alicarnasso, in forte luogo quasi a picco svl mare, di fronte all'isola di Calimno. Plinio (Nat. Hist., V, 29) e Stefano Bizantino parlano di una Myndus e di una Palaeomyndus, e Plinio ricorda nella stessa regione anche una Neapolis che però tiene distinta da Myndus. Secondo ogni probabilità l'antico centro abitato dei Carî era stato soppiantato dalla città greca che si diceva colonia di Trezene. Mindo aveva un buon porto e notevoli fortificazioni, tanto che poté resistere vittoriosamente a un tentativo di occupazione dei soldati di Alessandro Magno. Le rovine di Mindo sono state identificate dal Leake e dal Newton nel luogo ora detto Gümüslü.

Il porto si trova attualmente in gran parte interrato per i depositi del Mendere-su (ant. Meandro) e degli altri corsi d'acqua della Caria; sulle rupi che scendono precipiti a mare rimangono ruderi di fortificazioni antiche e medievali. Si riconobbero anche con certezza resti di una chiesa bizantina con pavimento a musaico policromo, e probabili avanzi di un tempio ellenico, di terme, di uno stadio e di uno dei ruoli appartenenti al porto.

Bibl.: W. N. Leake, Asia Minor, p. 228; Ch. T. Newton, Discoveries at Halicarnassus, Cnidus and Branchidae, II, Londra 1862, p. 573; G. Guidi, in Annuario della R. Scuola Archeologica Indiana di Atene, IV-V, p. 365.