Minimetro

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

minimetro


minìmetro [Comp. di mini(mo) e -metro] [MTR] Nome di speciali micrometri per misurare spec. piccole differenze di spessore, talora facenti parte di strumenti più complessi (per es., di un comparatore, con il quale strumento il m. è spesso confuso). La forma più diffusa è quella di una piattaforma su cui si pone l'oggetto in esame e con cui è solidale un supporto per lo strumento vero e proprio; da questo si protende verticalmente verso il basso una punta mobile che si appoggia sull'oggetto e, per il tramite di opportuni meccanismi amplificatori di spostamento (leve e ingranaggi), fa muovere un indice su una scala graduata (se la scala è circolare, si parla di m. a orologio); facendo scorrere l'oggetto sotto la punta, si rilevano le variazioni dello spessore di esso. Accanto a questi m. meccanici (v. fig.), con cui si raggiunge una sensibilità dell'ordine di 10 μm in un campo di misura di qualche mm, esistono anche m. a leva ottica, o m. ottici o ottimetri, con i quali si raggiunge la sensibilità del μm e, in tipi a due leve ottiche detti ultraottimetri, di 0.1 μm. Alcuni tipi consentono anche la registrazione dello spessore durante lo scorrimento dell'oggetto in esame.

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