Khatami, Mohammad

Dizionario di Storia (2010)

Khatami, Mohammad


Politico iraniano (n. Ardakan, Ispahàn, 1943). La sua formazione va dalla filosofia, alla pedagogia, alla teologia islamica. Responsabile del Centro di cultura islamica di Amburgo, tornò in patria dopo la rivoluzione del 1979. Nominato ministro della Cultura nel 1982, nel 1992 dovette dimettersi perché accusato dall’ala intransigente del regime iraniano di essere troppo liberale. Diresse per alcuni anni la Biblioteca nazionale e nel 1997 fu eletto presidente della Repubblica, succedendo ad A.A. Rafsangiani. Da allora è divenuto il leader dello schieramento riformista, raccogliendo il consenso della parte più avanzate della società (giovani, donne, forze progressiste) e un ampio riconoscimento internazionale. Sul piano della politica economica, K. ha mirato a una maggiore industrializzazione, ottenendo forti incrementi nella produttività e negli investimenti stranieri. In politica estera ha promosso la distensione sui temi più controversi, rilanciando il ruolo dell’Iran nel Golfo Persico. Alla tesi dello «scontro di civiltà» rispose con la teoria del «dialogo fra le culture», ottenendo su questo il sostegno dell’ONU, che proclamò il 2001 «anno del dialogo fra le culture». Il successo dei riformisti nelle elezioni politiche del 2000 ne rafforzò le posizioni, ma ancora una volta mise in evidenza i difficili margini di manovra che K. aveva come presidente (carica in cui fu confermato nel 2001) di fronte alla massima carica religiosa del Paese e agli apparati dello Stato dominati dai conservatori. Alle elezioni presidenziali successive (2005) gli è stato preferito M. Ahmadinejad, conservatore e populista, che ha messo fine alle aperture liberali che avevano caratterizzato il suo doppio mandato. Nel 2006 K. ha fondato l’International center of dialogue among civilizations, di cui è tuttora il principale animatore.

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