moltiplicazione
biologia
L’accrescimento numerico degli organismi viventi mediante la riproduzione biologica. Il coefficiente di m. è diverso nelle diverse specie. L’aumento degli individui di una specie, nelle successive generazioni, è contrastato da vari fattori: cibo, predatori, parassiti, eventi climatici e meteorologici, azione diretta o indiretta dell’uomo ecc.. La lotta per l’esistenza dovuta alla m. è una delle cause dell’evoluzione, perché determina la selezione naturale. Le specie animali e vegetali che si moltiplicano con ritmo insufficiente a bilanciare le perdite, sono destinate a estinguersi, com’è infatti avvenuto, anche in epoca storica, per molte di esse.
In botanica, la m. è un modo di riproduzione molto diffuso. Nei funghi e in molte alghe, ha luogo mediante conidi, spore, frammenti ecc., sia nella fase aploide sia in quella diploide del ciclo biologico. Quando si verificano condizioni avverse subentra la riproduzione sessuata. Nelle piante superiori la m. avviene mediante talea, propaggine, margotta, divisione, innesti, metodi sfruttati in agraria per le piante coltivate. La m. avviene anche attraverso la formazione di organi di conservazione (bulbi, bulbilli, cormi ecc.). Con la m. si formano individui geneticamente identici.
Una delle quattro operazioni razionali (le altre sono l’addizione, la sottrazione e la divisione), così chiamate perché, se si eseguono su numeri razionali, il risultato è ancora un numero di questo tipo. Il simbolo della m. è il segno × o anche un punto posto tra i numeri da moltiplicare (detti fattori). Si può però omettere ogni simbolo di operazione scrivendo l’uno accanto all’altro i due numeri sui quali la m. opera. Si scriverà perciò: 1) a×b; 2) a∙b; 3) ab (leggi: a per b). Il simbolo × fu introdotto da
La m. di due frazioni si riconduce alla m. dei numeri interi in quanto si ha:
L’operazione di m. si estende poi ai campi dei numeri reali e dei
La m. gode delle seguenti proprietà: 1)
Con significato più ampio e generale, il termine m. si usa a proposito di ogni legge binaria di composizione in un insieme, qualora siano soddisfatte tutte o solo alcune delle proprietà della m. ordinaria. Si parla perciò di m. in un campo, in un corpo, in un anello, in un gruppo, in un gruppoide.
Formule di mIn trigonometria, formule che danno le funzioni trigonometriche di un multiplo di un angolo in funzione di quelle dell’angolo.
In fisica nucleare, fattore di m. in una reazione di fissione, è il rapporto tra il numero di neutroni prodotti e il numero di neutroni assorbiti e dispersi; perché una reazione di fissione si autosostenga occorre che il fattore di m. sia non minore dell’unità.