MONSUMMANO

Enciclopedia Italiana (1934)

MONSUMMANO

Attilio MORI
Giuseppe RUA
Guido RUATA

(A. T., 24-25-26).- Paese e comune della Toscana, nella provincia di Pistoia, posto nella Val di Nievole ai piedi delle pendici occidentali del Monte Albano, sul limite orientale del Padule di Fucecchio, a 2 km. dalla riva sinistra della Nievole, a 23 m. s. m. Il paese, di civile e ridente aspetto, con 2500 ab., ebbe recente origine e sviluppo ed è indicato col nome di Monsummano Basso per distinguerlo da Monsummano Alto, aggruppato intorno all'antico castello che, a 4 km. di distanza, lo domina da una scoscesa ripa calcarea elevata a 340 m. s. m. Il castello, possesso già dei signori di Maona e quindi di Lucca, che l'acquistò sui primi del sec. XIII, passò a Firenze nel 1331. Al comune di Monsummano venne riunito nel 1785 quello del prossimo castello di Monte Vettolini, onde ebbe anche il nome di Due terre di Val di Nievole. L'area del comune è di kmq. 33,61. La sua popolazione, che nel 1833 contava 5250 abitanti, era salita nel 1931 a 9105 abitanti (9119 nel 1921).

Nelle vicinanze del paese si trova la Grotta Giusti, scoperta casualmente nel 1849, così chiamata perché appartenente alla famiglia di Giuseppe Giusti. La grotta ha una lunghezza complessiva di 250 metri ed è ricca di stalattiti e stalagmiti. Nelle parti più declivi si trovano delle raccolte d'acqua a 36°, a cui si deve la temperatura elevata della grotta; essa varia però nei diversi punti di essa; così al vestibolo della grotta è di 27°5, salendo progressivamente nelle sale ove si raccolgono gl'infermi chiamate il "Paradiso", il "Purgatorio", l'Inferno"; quivi raggiunge i 35°. La cura in grotta è, in sostanza, un bagno di vapore che produce abbondante diaforesi, indicato particolarmente nelle affezioni reumatiche e artritiche, nelle neuralgie e neuriti; nella gotta, nell'obesità e nelle nefriti croniche. Una grotta assai più piccola, scavata artificialmente, è la Grotta Parlanti, pur essa vicino a Monsummano. Una raccolta d'acqua termale vi mantiene la temperatura a circa 33°.

Tanto all'una che all'altra grotta sono annessi dei camerini per la reazione dopo la cura, e un reparto di bagni.