PENNINI, MONTI

Enciclopedia Italiana (1935)

PENNINI, MONTI (A. T., 47-48)

Clarice Emiliani

Con tal nome si designa l'insieme di alture che per circa 250 km. s'innalzano nel centro dell'Inghilterra settentrionale dalle pianure del Derbyshire alla Scozia.

A N. la depressione segnata dalla valle superiore dell'Irthing e dalla Tyne separa nettamente i Pennini dagli Cheviots, mentre incerta ne è la delimitazione a E. dai North York Moors, a O. dalle alture Cumbrie. Più che una catena vera e propria, i Pennini sono una massa continua di alte terre che l'erosione ha smembrato in brevi catene di alture. L'ossatura risulta formata da sedimenti del Carbonico comprendenti calcare, arenaria molare e argilla. Nell'aspetto predominano le forme regolari con sommità leggermente ondulate (fell); uno spesso strato di torba ne riveste i pendii più dolci e le superficie pianeggianti. La valle dell'Aire separa la parte meridionale calcarea, conosciuta come il Peak District, dalla regione centrale costituita da arenarie, che termina con i Craven Faults, zona di complicate dislocazioni oltre la quale riappaiono i calcari.

La parte più elevata del rilievo, che in genere non supera i 500 m., raggiunge a NE. 893 m. nel Cross Fell. Al paesaggio monotono e desolato delle alture coperte di erica, fanno contrasto le valli ricche di boschi e prati con riserve d'acqua che vengono utilizzate dai distretti industriali sorti ai piedi dei Pennini. Importante nodo idrografico, ne scendono al Mare del Nord la Tyne, il Tees, i numerosi affluenti dell'Ouse (Swale, Ure, Wharfe, Aire), al Mar d'Irlanda l'Eden, la Ribble, la Mersey. I Pennini, che in passato, nonostante i frequenti e poco elevati valichi, formarono una barriera tra l'est e l'ovest dell'Inghilterra settentrionale, sono oggi attraversati da varie linee ferroviarie e da tre canali.