SAIANI, MONTI

Enciclopedia Italiana (1936)

SAIANI, MONTI (A. T., 84-85 e 97-98)

Michele Gortani

Con tale nome si designano due catene montuose che sorgono fra la Siberia mediana e la Mongolia nord-occidentale, fra l'altipiano del Bajkal e l'estremo NO. dell'Altai. L'andamento dello spartiacque, sul quale corre il confine politico, aveva fatto a lungo considerare i Saiani come una catena unica piegata ad angolo retto, con le due branche - i Saiani Orientali o Ergik-Targau-Taiga, e i Saiani Occidentali o Khabin-Dabata - convergenti a N. e riunentisi poco a E. del 96° long. E. Si tratta invece di due catene distinte, poiché le linee orografiche e strutturali dei Saiani Orientali, anziché inflettersi e continuarsi nei Saiani Occidentali, si prolungano e si mantengono autonome, conservando la direzione originaria, al di là del 96° meridiano, per oltre 400 km.

La catena dei Saiani Orientali si sviluppa lungo più di mille chilometri, dall'altipiano del Bajkal (presso l'estremo SO. del grande lago) fino ai pressi di Achinsk, con direzione generale ONO. Nel tratto fra le sorgenti del Kan e il Jeuissei piega verso N.; fra questo suo tronco e il Kuzneckij Alatau si deprime l'importante bacino di Minussinsk. Più a S. si staccano dai Saiani le elevate Alpi di Tunkingk, che assieme alla catena principale cingono a S. l'anfiteatro di Irkutsk, e le Alpi di Kitoi, aspre ed elevate anch'esse, che abbracciano l'alto Irkut e si vanno a fondere con l'altipiano del Bajkal. Nonostante la presenza di queste e di altre catene secondarie, il versante siberiano dei Saiani è in complesso molto più ripido del versante opposto, che scende dolcemente a formare l'orlo dell'altipiano mongolo.

I Saiani Orientali hanno forme massicce, con larghe dorsali che solo qua e là si elevano in cime più alte, coniche e cupolari. Il loro insieme dà l'impressione di un'antichissima superficie di erosione sollevata in altipiano e smembrata da un labirinto di valli ora larghe e a dolci versanti, ora anguste e a ripide pareti. Questa uniformità generale è rotta solo in alcune regioni da cime o gruppi di cime isolati, o addirittura da creste ripide e acutamente dentate, come nelle parti occidentali delle Alpi di Tunkinsk e di Kitoi. Punto culminante è il Munku Sardyk (3490 m.); l'altezza media dei passi (sempre elevati) e delle cime si tiene fra 1500 e 2200 m. La quota media dei fondi vallivi maggiori sta fra 1200 e 1400 m.; le maggiori depressioni sono rappresentate dai tre grandi bacini del lago Kosogol (1628 m.), dei laghi Dod-nor e Turgo-nor (oltre 1500 m.) e di Uriankhai (circa 1000 m.), che sono forse depressioni accidentali di un'antica piattaforma unica. I numerosi fiumi che scendono verso la piana siberiana vanno ad alimentare il Jenissei; l'alto bacino di questo fiume è formato a sua volta, in massima parte, dai Saiani Occidentali e dalla grande conca racchiusa fra i due Saiani e la catena del Tannu-ola.

I Saiani Occidentali si sviluppano sopra una lunghezza di oltre 600 km. come una catena ben distinta che dal bacino di Uriankhai (il quale la separa dai Saiani Orientali) corre verso il massiccio della Belucha (Altai russo), mantenendo il suo asse orografico pressoché ad angolo retto con quello della catena precedente. La morfologia è analoga a quella dei Saiani Orientali; l'uniformità è rotta in alcuni punti da creste dentate; l'altezza media dei passi (anche qui elevati) e delle cime si eleva in qualche tratto a 2000-2400 m.

La vegetazione è povera su entrambe le catene, benché nelle parti elevate si notino foreste di conifere e di betulle.

Costituzione geologica. - Prevalgono nei Saiani gneis (limitati ai Saiani Orientali) e scisti cristallini, attraversati da rocce granitiche (nei Saiani Orientali anche dioritiche), che spettano all'Archeano e all'Algonchico; fra i terreni algonchiani si notano anche argilloscisti, filladi, calcari e baikaliti (calcari a pirosseno). Si hanno quivi giacimenti minerarî: oro, rame, nefrite, asbesto, grafite. Questo complesso è fittamente corrugato, con pieghe molto compresse, diritte o rovesciate e in parte fagliate nei Saiani Orientali (dove domina la direzione ONO. o NO.), prevalentemente fagliato-embriciate nei Saiani Occidentali (dove domina la direzione ENE. o EO.). Sedimenti paleozoici ricoprono qua e là i terreni arcaici, e si appoggiano in potenti serie su essi nelle zone periferiche: si nota, specialmente, cambrico sul margine N., silurico nelle zone più esterne dei Saiani Occidentali, devonico e carbonico a S. e SO., come pure nei grandi bacini di Minussinsk, di Uriankhai e di Kuzneck (con importanti giacimenti di carbone). Il piegamento ercinico ha corrugato anche questi terreni, ma in misura relativamente lieve; con tale orogenesi sono in relazione intrusioni ed effusioni di rocce basaltiche lungo tutto il piede N. dei Saiani Orientali, e di rocce varie, massime granitiche, nei Saiani Occidentali. Nei Saiani Orientali pare sia presente la facies continentale, con carbone, del Giurassico. Testimonianze di estesa glaciazione quaternaria si hanno tanto nei Saiani Orientali quanto negli Occidentali, mentre oggi non si notano che piccoli ghiacciai nel solo gruppo del Munku Sandyk. Nei Saiani Orientali ebbe grande importanza il vulcanismo quaternario. Durante un primo ciclo, lave basaltiche si fecero strada attraverso le antiche fratture e si riversarono sull'altipiano, così da costituire oggi creste e cime, con successione orizzontale di espandimenti e colate (p. es. sul Munku Sandyk e nelle Alpi occidentali di Tunkinsk e di Kitoi). Un secondo ciclo è legato al diastrofismo che generò il sollevamento postglaciale e l'affossamento del Bajkal; ad esso si devono fuoruscite di lave basaltiche nei fondi vallivi e nelle depressioni. Qualche piccolo cono vulcanico spento è ancora riconoscibile nelle valli dell'Irkut, della Chikuscia, della Deschida, dell'Oka.