moresca Antica danza, introdotta dapprima in Spagna dai Mori e divenuta popolare in tutta Europa nel 15° e 16° secolo. Priva di ritmo e caratteri ben definiti, in Italia, nel 16° e 17° sec., era usata per concludere una festa o una commedia: assumeva allora il carattere di una specie di balletto, con vari temi che si succedevano e si riprendevano. Fra i più celebri autori di m. sono Orlando di Lasso e C. Monteverdi, il cui Orfeo(1607) termina con una danza di questo tipo.
Forma di danza, diffusa dal sec. XV al XVIII nella produzione dei maestri d'Italia, Fiandre, Inghilterra. Essa non ha caratteri molto costanti: il ritmo ne è infatti assai vario da paese a paese e da compositore a compositore: tanto che irregolare può essere, tra l'altro, la successione delle battute.
Esempî ...
morésca s. f. [dall’agg. moresco]. – Antica danza, introdotta dapprima in Spagna dai Mori e divenuta popolare in tutta Europa nei sec. 15° e 16°; molto diversa da ambiente ad ambiente, non ebbe un ritmo proprio ben definito, ma fu caratterizzata da una...
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. moresco -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi fino al 1492: il capo pescatore era stato soldato...