HAUPT, Moritz

Enciclopedia Italiana (1933)

HAUPT, Moritz


Filologo classico e germanista, nato a Zitau il 27 luglio 1808, morto a Berlino il 5 febbraio 1874; professore all'università di Lipsia, ne fu destituito nel 1850 per motivi politici, ma già nel 1853 era chiamato al posto di K. W. Láchmann come professore di letterature classiche all'università di Berlino. È una delle figure più eminenti della filologia tedesca nel sec. XIX.

Come il Lachmann, si occupò con pari interesse e dottrina di filologia classica e germanica: sono note le sue edizioni di Orazio (1851), Catullo, Tibullo e Properzio (1853), Virgilio (1858); nel campo della germanistica pubblicò testi di Hartmann von Aue (Erec, 1839; Lieder und Büchlein, e Der Arme Heinrich, 1842), e i Lieder di Neidhart von Reuenthal (1858), oltre all'edizione magistrale dei più antichi Minnesinger, già progettata dal Lachmann stesso (Des Minnesangs Frühling, 1857). Nel 1841 fondò e diresse sino alla morte la Zeitschrift für Deutsches Altertum.

Bibl.: Scherer, in Allgem. Deutsche Biographie, XI, pp. 72-80.