MOX (Mixed oxides)

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

MOX (Mixed oxides)

Maurizio Cuomo

Sigla usata per indicare gli ossidi misti di uranio e plutonio, UO2 e PuO2, che costituiscono un combustibile molto interessante per i reattori termici ad acqua leggera e per i futuri reattori veloci. Il loro uso è collegato al ciclo chiuso del combustibile nucleare, con impianti di ritrattamento del combustibile irraggiato. Tipicamente, con un combustibile costituito da UO2 arricchito al 4% in 235U, a fine vita dal suo ritrattamento si ricava l’1% di 235U, l’1% di Pu, il 3% di prodotti di fissione e attinidi minori e il 95% di 238U. Dal plutonio si ricava l’ossido PuO2 che, inserito nel combustibile, rimpiazza il biossido di uranio 235. Con i reattori termici il recupero del plutonio può essere realizzato una sola volta, mentre con i reattori veloci può essere ripetuto molte volte. In tale maniera, mentre nei reattori termici senza ritrattamento si estrae solo lo 0,6% dell’energia contenuta nell’uranio naturale, con il ritrattamento e il riciclo del Pu tale percentuale sale allo 0,8%. Quando i reattori veloci saranno costruiti su scala industriale (2030÷2040) la percentuale salirà al 70%, con un aumento di un fattore cento e una durata del combustibile oggi disponibile pari ad alcune migliaia di anni.

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