Sa῾dī, Muṣliḥ ad-dīn

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Poeta persiano (n. Shīrāz inizio sec. 13º - ivi 1291 circa). Completati gli studî a Baghdād, dove rimase fino al 1226, compì numerosi viaggi in Medio Oriente, per tornare poi nel 1256 nella sua città natale. Autore di poesie (ghazal e qaṣīda), S. è noto soprattutto per il poema in versi Bustān ("Giardino", 1257) e per il Gulestān ("Roseto"), in prosa rimata e ritmica frammista a versi in persiano e arabo, espressione di una visione della vita temperata e pia, ma aliena dagli eccessi del misticismo. Lo stile semplice e agile di S., prova di un gusto raffinato e di una profonda conoscenza della lingua persiana, è il risultato della sapiente fusione delle tendenze artistiche preesistenti, da quella più antica a quella adorna delle maqamāt, con quella più complessa, del primo periodo mongolo. L'equilibrio e l'eleganza fanno di S. uno dei principali poeti persiani, noto anche in Occidente.

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