Neologismi scienze sociali e storia

Il Libro dell'Anno 2015 (2015)

Silverio Novelli

Neologismi scienze sociali e storia

astenemos

s. f. o m. L’astensionismo elettorale considerato come una forza di opposizione al sistema politico vigente.

• […] le forze che la narrativa ufficiale chiama “antisistema” non arretrano, anzi si rafforzano. La prima di queste forze potremo chiamarla “astenemos”, cioè tutto quello che possono dare i cittadini italiani al posto del “podemos” spagnolo - alle urne è andato solo il 53 per cento dei votanti, dando all’astensionismo la incredibile forza elettorale di un cittadino su due (Lucia Annunziata, huffingtonpost.it, 1° giugno 2015, ‘Blog’).

Pseudoispanismo riproducente grosso modo la prima pers. pl. dell’indicativo pres. del v. abstenerse (‘astenersi’; dunque la forma corretta sarebbe nos abstenemos), con gioco di ricalco sul nome del movimento politico di protesta spagnolo Podemos (‘possiamo’).

BES

Sigla di Benessere equo e sostenibile, insieme di indicatori statistici, compresi quelli relativi alle diseguaglianze, non solo di reddito, e alla sostenibilità, non solo ambientale, che integrano l’indicatore dell’attività economica, il PIL, al fine di misurare il livello del benessere.

• L’acronimo Bes sta per benessere equo e sostenibile. Si tratta di un nuovo indicatore creato da Cnel e Istat per misurare il benessere di un Paese (Rita Querzé, Corriere della sera, 17 aprile 2015, p. 2).

Buona scuola

loc. s.le f. Piano per il cambiamento del sistema scolastico.

• Quello che il nostro premier non ha capito è che chi si oppone alla «Buona scuola» lo fa per lo più in nome della difesa di una visione universalistica dell’istruzione, che mira non alla fabbricazione di individui confezionati in base a un’ideologia tecnocratica bensì alla formazione di persone libere […] (Giorgio Israel, intervistato da Roberto Ciccarelli, roars.it, 18 maggio 2015).

Composto dall’agg. buono e dal s. f. scuola; dal titolo prima di un documento programmatico governativo, poi di un disegno di legge.

cyberjihadista

s. m. e f. Combattente della jihad specializzato nella gestione e nel sabotaggio dei sistemi informatici.

• [tit.] Il comando centrale Usa sotto l’attacco dei cyberjihadisti. I profili Twitter e Youtube sono stati violati e numeri telefonici e mappe militari top secret sono state diffuse in rete (Giorgio Dell’Arti, corriere.it, 13 gennaio 2015, ‘Blog Cinquantamila giorni’).

Composto dal confisso cyber- aggiunto al s. m. e f. jihadista.

democratura

s. f. Regime politico improntato alle regole formali della democrazia, ma ispirato nelle sue azioni a un autoritarismo sostanziale.

• Sta finendo la democrazia e comincia la democratura? Ovverosia quella mescolanza di democrazia e dittatura che vuole un uomo solo al comando? Al centro del dibattito Matteo Renzi, presidente del consiglio […] (Guido Barlozzetti, corrieredisiena.it, 1° aprile 2015, ‘News’).

Composto dai s. f. democra(zia) e (ditta)tura; cfr. lo sp. democratura e il fr. démocrature. Con riferimento a regimi politici sudamericani, secondo Mauro Burato, in Visioni LatinoAmericane, n. 3, luglio 2010, p. 123, il termine sarebbe stato coniato dallo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano (1940-2015).

Fifagate

s. f. Scandalo, a base di tangenti e corruzione, che coinvolge importanti dirigenti della FIFA (sigla di Fédération internationale de football association), organismo sportivo internazionale che governa il mondo del calcio.

• [tit.] Blatter si dimette ma resta in partita [sommario] Fifagate. Assediato da più lati, screditato dall’inchiesta statunitense sulla corruzione dei suoi uomini, affondato dalle ultime rivelazioni del Nyt. Il quinto mandato dell’uomo che per 17 anni ha governato il calcio mondiale dura appena quattro giorni (ilmanifesto.info, 2 giugno 2015, ‘Internazionale’).

Composto dalla sigla Fifa (FIFA), con l’aggiunta del confisso ingl. -gate.

foreign fighter

loc. s.le m. e f. Chi va ad addestrarsi e combattere in un paese straniero, di solito diviso tra parti in conflitto, in nome e per conto di una causa politica, ideologica, religiosa; tradotto anche nella loc. straniero combattente.

• Presìdi rafforzati ai siti sensibili. Nuove leggi per bloccare i “foreign fighters”, i terroristi di ritorno dai fronti di guerra (Guido Ruotolo, lastampa.it, 8 gennaio 2015, ‘Italia’).

Espressione ingl. composta dall’agg. foreign (‘straniero’) e dal s. fighter (‘combattente’).

Greferendum

s. m. Nel linguaggio giornalistico, referendum tenutosi in Grecia per accettare o respingere il piano sottoposto al governo greco dai maggiori enti creditori dello Stato greco.

• [tit.] Verso il «Greferendum». Caos nel valzer dei sondaggi: per i bookmakers vincerà il «sì», ma sono tanti gli indecisi (sole24ore.com, 30 giugno 2015, ‘Finanza e Mercati’).

Composto dal nome proprio Gre(cia) e dal s. m. (re)ferendum; attestato anche nelle altre lingue europee (Greferéndum in spagnolo).

mondo di mezzo

loc. s.le m. (fig.) Punto d’incontro tra interessi della politica e dell’imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il reclutamento di manovalanza criminale; in senso concreto, l’insieme di politici e affaristi uniti da interessi illegali.

• «È la teoria del mondo di mezzo, compa’... Ci stanno, come si dice, i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo nel mezzo. E allora vuol dire che ci sta un mondo in mezzo in cui tutti si incontrano e dici “cazzo, com’è possibile che quello...”: le persone di quel tipo, di qualunque ceto, si incontrano tutte là e anche la persona che sta nel sovramondo ha interesse che qualcuno del sottomondo gli faccia delle cose che non le può fare nessuno» (Massimo Carminati, intercettazione del nucleo Ros dei Carabinieri, repubblica.it, 2 dicembre 2014, ‘Speciale Roma criminale’).

Composto dal s. m. mondo, dalla prep. di e dall’agg. mezzo.

omicidio stradale

loc. s.le m. Reato compiuto da chi provoca la morte di qualcuno conducendo un veicolo in maniera sconsiderata, temeraria, sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti o per sottrarsi alla cattura da parte delle forze di polizia.

• [tit.] Il Senato ha approvato il disegno di legge sull’omicidio stradale con 163 sì, 2 astenuti e 65 voti contrari (ilfattoquotidiano.it, 10 giugno 2015, ‘Politica’).

Composto dal s. m. omicidio e dall’agg. stradale.

quantitative easing

(sigla: QE) loc. s.le m. inv. Creazione e iniezione di liquidità nel sistema da parte delle banche centrali, mediante l’acquisto sul mercato di attività finanziarie come azioni, obbligazioni e titoli di Stato, con il duplice fine di sopperire al pericoloso calo per numero e consistenza di prestiti concessi a famiglie e imprese e di eliminare dal mercato i titoli tossici.

• Mario Draghi [...] annuncerà da Francoforte ciò che i mercati in tutto il mondo aspettano: il “quantitative easing” (QE), l’allentamento “quantitativo” delle condizioni monetarie nei 19 Paesi dell’area euro (Federico Fubini, repubblica.it, 22 gennaio 2015, ‘Economia’).

Espressione ingl. composta dall’agg. quantitative (‘quantitativo’) e dal s. easing (‘allentamento’). Già attestato nella Repubblica del 27 febbraio 2006, p. 33, ‘Affari e Finanza’ (Antonio Cesarano), con riferimento alla politica monetaria giapponese.

tutela crescente

loc. s.le f., usata spec. al pl. (dir.) Serie di norme che stabiliscono una disciplina dei licenziamenti individuali e collettivi caratterizzata dall’erogazione al dipendente licenziato di indennizzi che aumentano in relazione con l’aumento degli anni di servizio prestati.

• Tra i disoccupati e gli inattivi saranno quasi 500.000 i futuri lavoratori con contratto a tutele crescenti, a cui si aggiungeranno i dipendenti a tempo determinato che cambieranno lavoro, gli autonomi e i collaboratori (sole24ore.com, 10 marzo 2015, ‘Economia’).

Espressione composta dal s. f. tutela e dal p. pres. del v. crescere. Già attestato nella Repubblica del 5 aprile 2014, p. 2, ‘Economia’ (Roberto Mania).

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