Neuropsicologia

Dizionario di Medicina (2010)

neuropsicologia

Christian Barbato

Studio della relazione esistente tra fenomenologia e basi nervose delle funzioni cognitive, vale a dire dei comportamenti degli organismi complessi, in primo luogo primati, sia umani sia non umani.

Evoluzione della disciplina

Negli anni Novanta del secolo scorso l’osservazione delle alterazioni post-lesionali di funzioni cognitive complesse (linguaggio, memoria, percezione ed esplorazione dello spazio) si è accompagnata con l’uso di una serie di strumenti statistici e tecnici che hanno consentito di aumentare il rigore metodologico della psicologia e ne hanno favorito l’integrazione nelle neuroscienze cognitive. Per la complessità dei problemi che affronta, la n. è destinata a utilizzare sempre nozioni, concetti, metodi e strumenti derivanti da diverse branche delle neuroscienze (neurogenetica, neuroanatomia, neurochimica, neurofisiologia, psicologia cognitiva, linguistica, neuroscienza computazionale, intelligenza artificiale).

Lo studio delle dissociazioni

Lo studio di pazienti con lesioni cerebrali focali ha classicamente utilizzato il metodo delle associazioni e delle dissociazioni sintomatologiche. L’associazione di sintomi, che avviene molto frequentemente in n., si verifica quando un paziente presenta alterazioni di compiti e funzioni cognitive differenti, per es. risultando incapace di comprendere parole presentate sia orali che scritte. L’associazione di sintomi indica il danno di aree funzionalmente diverse, ciascuna alla base di un sintomo specifico, oppure, qualora i sintomi non si presentino separatamente, segnala il loro legame con un unico sistema funzionale. L’insieme di un certo numero di sintomi costituisce una sindrome.

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