NEW HAVEN

Enciclopedia Italiana (1934)

NEW HAVEN (A. T., 132-133)

Piero LANDINI
Delphine FITZ DARBY
Salvatore ROSATI
Henry FURST

HAVEN La seconda città dello stato di Connecticut (Stati Uniti) per numero di abitanti, capoluogo dell'omonima contea, situata sulla costa settentrionale del Long Island Sound, frastagliata dagli estuarî dei fiumi Quinnipiac, Mill e West, a 114 km. a oriente di New York City. Il clima ha caratteristiche continentali, con una temperatura media annua di 10°, con inverni freddi (gennaio −2°,2), estati calde (luglio 22°,3), e con enormi scarti tra minimi assoluti (−25°,6) e massimi assoluti (37°,8); abbondante la nevosità (oltre 1000 mm. annui) al pari delle piogge (1180 mm.), distribuite in ogni mese dell'anno. La città aveva 4049 abitanti nel 1800, 20.345 nel 1850, 62.882 nel 1880, 108.027 nel 1900, 162.537 nel 1920, 162.655 nel 1930. In quell'anno i Bianchi indigeni erano il 27,5%; quelli nati da genitori stranieri, il 44,5%; i Bianchi nati all'estero il 24,6%; scarso l'elemento di colore (3,3%). I Bianchi nati all'estero sommavano nel 1930 a 40.091 individui, di cui 14.510 Italiani, 5987 Russi, 5028 Irlandesi dello Stato Libero, 3140 Polacchi, ecc. La città ha industrie ragguardevoli: i salariati salgono da 15.900 nel 1890 a 25.000 nel 1909, a 30.874 nel 1919, per scendere a 24.974 nel 1929. Prevalgono le industrie delle armi da fuoco e delle munizioni; le minuterie metalliche, le industrie meccaniche (riparazioni del materiale ferroviario, macchine da cucire, ecc.); quelle relative al vestiario (camiceria, bustificio, ecc.), alla gomma, ecc. Nel complesso nel 1930 risultavano occupate nelle varie attività economiche 69.238 persone. New Haven è servita da un ottimo porto, costituito dal Main Harbor, specchio d'acqua lungo oltre 3 km. e largo da 1600 a 2400 metri, che si estende sino al Ponte Tomlinson, allo sbocco dei fiumi Quinnipiac e Mill, e dal corso inferiore dei sopracitati fiumi: nel complesso funzionano 65 tra moli, banchine e bacini. I principali articoli di traffico riguardano carbone, legname, cemento e fertilizzanti. Linee regolari di navigazione uniscono New Haven con New York. La città è inoltre servita da linee elettriche urbane e interurbane e dalle linee della New York, New Haven and Hartford Railroad, i cui uffici risiedono appunto in New Haven.

Monumenti. - Due parchi, l'East Rock e il West Rock, fiancheggiano New Haven. Essa ha il suo centro nel Green, vasta piazza sulla quale si trovano le più antiche chiese della città: la Center Church, la United Church e Trinity Church. L'albergo Taft e le sedi della Union and New Haven Trust Companies sono grattacielì moderni, stranamente discordanti con gli altri edifici del Green. Dietro alla Center Church si trova il monumento al regicida John Dixwell.

All'angolo sud-occidentale del Green è situata la fontana Bennett, copia del monumento di Lisicrate in Atene.

Le strade di New Haven sono disposte regolarmente con le loro piazze, intorno al Green, secondo il piano regolatore originale di John Brockett. Tra le case antiche di New Haven sono notevoli le seguenti: Jones House, 1755; Pierpont House, 1764, che contiene memorie e stampe rare; Trowbridge House, eretta nel 1642 e ricostruita nel 1822. L'edificio della New Ives Memorial Library, disegnato da Cass Gilbert, è un bell'esempio di moderna architettura coloniale. Il Federal Building, nella Church Street, a sud del Green, il nuovo palazzo dei tribunali (Court House all'angolo nord-est della Elm Street e della Church Street, e la sede della Connecticut Savings Institution sono edifici moderni ispirati all'architettura romana classica.

Gli edifici della Yale University, come gli altri di New Haven, sono di svariati stili architettonici. Connecticut Hall, il più antico tra gli edifici dell'università, è costruito di mattoni, con proporzioni semplici e belle. Gli edifici universitari più recenti sono costruiti per la maggior parte in stile gotico, più o meno modificato per adattarlo agli scopi cui gli edifici sono destinati. Tra essi si segnalano: l'antica biblioteca, bellissimo esempio di stile gotico, rimaneggiata e trasformata in cappella (Timothy Dwight Chapel); e il Harkness Memorial Quadrangle, disegnato da James Gamble Rogers, ultimato nel 1921. Esso costituisce il più notevole esempio di neogotico per edifici scolastici in America e una parte di esso, la Wrexam Tower, merita un posto tra i maggiori edifici neogotici del mondo. Il Rogers disegnò anche la Sterling Memorial Library (1930), edificio di proporzioni enormi particolarmente notevole per i suoi portali, l'ornamentazione gotica delle sue finestre e la sua bella torre alta 150 piedi.

Le pregevoli collezioni artistiche di Yale sono raccolte nella Galleria di belle arti (1928), disegnata da Egerton Swartwout in stile gotico italiano primitivo. La collezione Jarves, ospitata nella galleria, contiene opere di Margaritone d'Arezzo, Lorenzo Monaco, Sassetta, Baldovinetti, Pollaiuolo, Ghirlandaio; nonché quadri di Guido Reni, Artemisia Gentileschi e loro contemporanei. Oltre alla pittura italiana, la galleria possiede la collezione Mansfield di porcellane, la collezione Williams di porcellane cinesi, la collezione Stoddard di vasi greci, la collezione Griggs di sculture romaniche francesi, la collezione Huntingdon di mobili, la collezione Garvin di arti e mestieri d'America, e la famosa collezione Trumbull di pitture storiche americane e di ritratti di personaggi della rivoluzione americana.

Istituti culturali. - Fino al 1700 lo stato di Connecticut contribuì a mantenere, insieme col Massachusetts, la Harvard University; ma divergenze politiche e religiose tra i due stati fecero sentire il bisogno d'una divisione. Nel 1701 ne furono fatti i primi progetti precisi, in seguito ai quali cominciò nel 1702 a funzionare a New Haven un istituto autonomo qualificato come collegiate school. Esso costituì virtualmente la nuova università, che è quindi la terza tra le più antiche degli Stati Uniti. Questa scuola funzionò fino al 1716 nei luoghi di residenza dei varî insegnanti, ma in tale anno una donazione di circa mille volumi assai pregevoli fece sentire il bisogno di costruire un edificio, per il quale fu scelta la città di New Haven. In seguito, le donazioni di libri e danaro di Elihu Yale fecero dare il suo nome alla scuola che nel 1718 tenne per la prima volta i corsi nel nuovo edificio. Il nome di Yale College fu adottato nel 1745 e quello di Yale University nel 1887. Sebbene sorto al di fuori d'ogni confessione religiosa, l'istituto adottò nel 1722 il calvinismo dello stato. Nel 1802 la scuola ebbe la prima cattedra di chimica, mineralogia e geologia istituita negli Stati Uniti; nel 1810 la facoltà di medicina; nel 1822, quella di teologia e nel 1824 quella di giurisprudenza. Fino dal 1847 erano stati istituiti corsi di chimica applicata e nel 1852 quelli d'ingegneria. Quest'ultima sezione nel 1854 venne separata dal college e prese il nome di Yale Scientific School, mutato nel 1863 in quello di Sheffield Scientific School in memoria degli aiuti e delle numerose donazioni che dal 1860 in poi ebbe da J. E. Sheffield, cittadino di New Haven. La Yale University fu anche la prima in America ad avere una Scuola di belle arti, ugualmente dovuta a generosità privata. La School of Religion organizzata come tale nel 1822 fu dapprima congregazionalista, ora è interconfessionale; la School of Law fu istituita nel 1824.

Attualmente l'università è retta da un corpo direttivo formato dal governatore e dal vicegovernatore dello stato, da dieci professori e da sei graduates eletti per sei anni. L'insegnamento è diviso in quattro grandi facoltà: lingua, letteratura e arti; storia e scienze sociali; matematica e scienze naturali; ingegneria.

La biblioteca dell'università, comprese le collezioni di tutte le sezioni di studî, aveva nel 1928 un totale di 1.902.512 volumi, tra cui si trovano alcune collezioni pregevolissime. Tra i libri rari, merita particolare ricordo una Bibbia di Gutenberg. Le collezioni artistiche dell'università comprendono una raccolta di quadri italiani dal sec. XIII al XVII, una galleria di ritratti storici, una collezione di sculture in legno belghe del Rinascimento, una di vasi greci e italiani, una collezione di stampe di Dürer e Rembrandt, ecc. È importante anche il Peabody Museum of Natural History.

L'attività editoriale dell'università (University Press) data dal 1908, ma fino dal 1818 l'università pubblica l'America Journal of Science e dal 1892 la trimestrale Yale Review. Altre riviste sono pubblicate sotto la direzione di studenti. Nel 1929 l'università aveva 680 tra funzionarî e insegnanti, 508 assistenti per l'insegnamento e l'amministrazione, 5025 studenti e 718 liberi ascoltatori. Il complesso degli edifici comprende 77 fabbricati, tra i quali ne rimane uno solo del sec. XVIII.

Oltre che dell'università Yale, New Haven è sede d'una scuola normale istituita nel 1893; dell'Albertus Magnus College for Women (cattolico); dell'Arnold College for Hygiene and Physical Education; del New Haven College e del Connecticut College of Pharmacy. Oltre alle scuole pubbliche vi sono scuole parrocchiali e molte private che godono larga rinomanza, tra le quali la Hopkins Grammar School che risale al 1664.

Oltre alla ricca biblioteca dell'università, è da menzionare anche la Free Public Library fondata nel 1886, che possiede all'incirca 204.000 volumi.

New Haven è anche sede di società culturali che svolgono notevole attività. Si possono ricordare le seguenti: la American Oriental Society (fondata nel 1842, con una biblioteca di circa 6000 volumi), che pubblica il trimestrale Journal of the American Oriental society e collezioni di studî sull'Oriente; la New Haven Colony Historical Society (fondata nel 1862, con una biblioteca di circa 8000 volumi); la Linguistic Society of America (1932); la American Eugenic Society (1925) e altre associazioni mediche; la Connecticut Society, Archaeological Society of America (1898), ecc.

Storia. - New Haven fu fondata nel 1638 da un gruppo di puritani che erano salpati da Boston nel 1637 per la costa del Connecticut, sotto la guida di John Davenport (1597-1670) e Teophilus Eaton. I coloni, che provenivano dal ceto medio inglese, si diedero un ordinamento provvisorio con un "plantation government", che fu sostituito nel giugno del 1639 da uno statuto secondo il quale le leggi di Dio, come sono rivelate dalla Santa Scrittura, erano l'unico criterio di condotta. Eaton fu eletto governatore per venti anni di seguito sino alla sua morte. Soltanto membri della chiesa puritana potevano essere cittadini.

A un comitato di dodici era affidata l'elezione di sette "colonie" il cui compito era di fondare la chiesa designando chi doveva esservi ammesso. Nel 1643 le città di Milford, Guilford e Stamford, e più tardi Southold sulla Long Island e Branford furono ammesse con uguali diritti con due tribunali per l'intera colonia e una sola corte suprema con poteri legislativi. Le leggi di questo stato teocratico sono ancora celebri sotto il nome di "Blue Laws" per la loro severità: osservazione assoluta del riposo domenicale e la pena di morte per l'adulterio. I coloni vivevano in costante attesa della seconda venuta di Cristo. Nel 1662 una carta reale, concessa senza il consenso di New Haven che sino al 1640 si era chiamata dal suo nome indiano Quinnipiac, unì la colonia alla più vecchia colonia di Connecticut. Dal 1701 al 1873 essa fu con Hartford duplice capitale dello stato. Il 5 luglio 1779 la città subì una breve invasione inglese. Dal 1780 assunse importanza come porto e centro industriale, ottenne lo statuto di città nel 1784, modificato nel 1869, 1881 e 1899.

Bibl.: J. A. Doyle, English colonies in America, II, Puritan colonies, I, pp. 190-200; II, pp. 116-125, Chicago 1887; E. Channing, United States of America 1765-1875, New York 1908, I, pp. 407-11; Macdonald, Select charters, 67, 101; Hinman, Blue laws of New Haven colony; J. H. Trumbull, True blue laws of Connecticut and N. H.; and the false blue laws invented by the rev. Samuel Peters, Hartford 1876; E. E. Atwater, History of the colony of New Haven to its absorption in to Connecticut, New Haven 1881; n. ed., ivi 1902; L. Bacon, Thirteen historical discourses, New Haven 1839; J. W. Barber, History and antiquities of New Haven, 3ª ed., New Haven 1870; E. S. Eartlett, Historical sketches of New Haven, New Haven 1897; H. T. Blake, Chronicles of New Haven Green, New Haven 1898; C. H. Hoadly, ed., Records of the colony and the plantation of New Haven 1638-1665, voll. 2, Hartford 1857-58; C. H. Levermore, Town and city government of New Haven, Baltimora 1886; id., Republic of New Haven, ivi 1886; New Haven colony historical society, i. Ancient town records, 1917; 2. Collections, 1907, I, 3. Papers, 1865; 4. Proceedings, 1893; 5. Reports, 1900; E. R. Lambert, History of the colony of New Haven, before and after the union with Connecticut, New Haven 1838. Per i monumenti, v. O. Sirén, Catalogue of the paintings in the Jarvès collection, 1928.

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