Barbièri, Niccolò. - Attore della commedia dell'arte (Vercelli1576 - Modena1641); impersonò la maschera di Beltrame nella compagnia dei Gelosi, e fu successivamente con i Fedeli (1606-1618); costituì poi una propria compagnia, con la quale fu a Parigi (1623-26), dove ebbe favori e onori dal re Luigi XIII, a Torino (1629) e forse a Venezia (1630). Pubblicò la commedia L'inavertito (1629), che ebbe gran voga per più di un secolo e dalla quale il Molière trasse L'Étourdi (1653); il Trattato sopra l'arte comica (1627) e il Discorso familiare intorno alle moderne comedie (1628), di grande importanza per la storia del teatro nel sec. 17º, ristampato con il titolo La supplica (1634, e di nuovo 1636), in cui difende gli attori dall'accusa di immoralità. Al B. sono state attribuite commedie e tragedie di un omonimo domenicano.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 6 (1964)
BARBIERI, Niccolò, detto il Beltrame. - Nato a Vercelli nel 1576, a venti anni fuggì di casa per unirsi a un "mont'in banco sopranominato Monferino", al quale faceva da "spalla". Si imbatté poi per caso in una compagnia di comici, i quali, avendo notato in lui qualche disposizione per la loro arte, ...
nìccolo s. m. [alteraz. del lat. onychĭnus agg. «di onice»]. – Termine presente in vecchi cataloghi di collezioni di gemme: non ha sign. univoco, e spesso è stato usato come sinon. pop. di onice.