GABRIELLI, Nicolò

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 51 (1998)

GABRIELLI, Nicolò (Nicola)

Teresa Chirico

Nato a Napoli il 21 febbr. 1814 fu ammesso al conservatorio di Napoli, dove studiò dapprima con C. Conti e fu poi allievo di N. Zingarelli e G. Donizetti per l'armonia e la composizione e di M. Busti per il canto. Conclusi gli studi, si dedicò alla composizione, scrivendo per il teatro Nuovo di Napoli l'opera I dotti per fanatismo (melodramma buffo in due atti con prosa in dialetto napoletano, agosto 1835), che riscosse un successo di stima. Attivo soprattutto a Napoli, ove dal 1840 al 1854 diresse i balli in vari teatri, nel 1836 tentò, senza riuscirvi, di far rappresentare al Valle di Roma l'opera Il Cid; esito più felice ottenne La lettera perduta (libr. di A. Passaro, Napoli, teatro Nuovo, ottobre 1836), tratta dall'omonima farsa di L. Ploner che, rappresentata fino al 1850, totalizzò più di cento recite.

Le sue opere stentarono ad affermarsi, nonostante fossero diffuse dall'editore F. Girard; scarso successo ottennero, infatti, Ester d'Engaddi (ballo coreografico, coreografia di F. Gioja, Napoli, teatro S. Carlo, 30 maggio 1837) e L'americano in fiera ossia Farvest Calelas (libr. di Passaro, ibid., teatro del Fondo, ottobre 1837). Sempre a Napoli furono rappresentati nel 1839 molti suoi lavori, tra cui il ballo Il rajah di Benares (coreografia di S. Taglioni, teatro S. Carlo, 12 gennaio), composto per il compleanno di Ferdinando II; il lavoro riscosse un buon successo anche editoriale e da esso furono tratti tre pezzi per pianoforte, pubblicati dall'editore G. Cottrau. L'8 aprile dello stesso anno l'editore Girard annunciò Dernière pensée de Nourrit, versi francesi di A. Nourrit, tradotti da Ach. de Lauzières, musicati dal G. in collaborazione con altri autori. Sempre nel 1839 seguirono L'affamato senza denaro (teatro Nuovo), rappresentata ancora nel 1846 al teatro La Fenice di Venezia, e Edwige o Il sogno (coreografia di Taglioni, teatro S. Carlo, 30 maggio), che fu un insuccesso, anche se il lavoro ebbe una certa diffusione editoriale per la riduzione di alcuni pezzi pubblicati dagli editori Girard e P. Tramater. Seguirono Il padre della debuttante (libr. di Passaro, teatro Nuovo, autunno 1839), alla quale collaborò V. Fioravanti con alcuni pezzi, e che ebbe un buon successo di pubblico; Nadan o L'orgoglio punito (coreografia di Taglioni, teatro S. Carlo, 15 ottobre), in cui si esibì Luisa Taglioni con grande successo di pubblico; La marchesa e il ballerino (teatro del Fondo, inverno 1839), una farsa accolta con grandi consensi e replicata in vari teatri italiani; fu invece contestato aspramente al teatro S. Carlo il ballo Amore alla prova (coreografia di Taglioni, 19 novembre).

Nel 1840 venne ripristinato al teatro S. Carlo l'incarico di direttore della musica dei balli dei Reali Teatri che fu affidato al G., il quale tra il 1840 e il 1854 fu l'unico autore di balli di questo teatro (tranne qualche produzione di N. Fornasini, M. Aspa, P. Graviller). Nel 1840 fece rappresentare al teatro alla Scala di Milano con scarsissimo successo il ballo L'assedio di Schiraz ossia L'amor materno (coreografia di Taglioni). Nuovamente al S. Carlo furono rappresentati i balli Il duca di Ravenna (coreografia di Taglioni, 30 maggio 1841), Giaffar, in collaborazione con P. Raimondi (coreografia di G. Briol, 31 luglio), Basilio III Demetriovitz (coreografia di Taglioni, 4 ottobre), infine Olga di Cracovia (coreografia di Briol, 15 ottobre). Nello stesso anno compose per il teatro Nuovo l'opera Il bugiardo veritiero (libr. di Passaro), cui fecero seguito i balli L'istituto delle fanciulle e Il gobbo del Giappone, entrambi su coreografie di Briol. La sua attività di operista e autore di balli per i teatri napoletani proseguì allo stesso ritmo e con alterni successi sino al 1854, salvo alcune interruzioni per rappresentazioni di suoi lavori in altri teatri della penisola; si ricordano in particolare: Una passeggiata sul palchetto a vapore (opera buffa, libr. di N. Tauro, Venezia, teatro La Fenice, 1845); Il gemello (commedia lirica in dialetto napoletano, libr. del Lauzières, Napoli, teatro del Fondo, 1845); Giulia di Tolosa (tragedia lirica, libr. di A. Trudi, ibid., teatro del Fondo, 1846); La regina delle rose (coreografia di V. Ferrais, rappresentato a Vienna con il titolo Die Königin der Rosen, Kärntnerthortheater, 1852) Don Grégoire ou Le précepteur dans l'embarras (libr. di Th. Sauvage e A. de Leuven, Parigi, 1859)

Nel 1854, chiamato da Napoleone III, si trasferì a Parigi dove esordì all'Opéra con il ballo Gemma (coreografie di Fanny Cerrito Saint-Leon). Una critica anonima, pubblicata sulla Revue et gazette musicale de Paris, definì la sua musica "danzante, vivace, con appropriate reminiscenze napoletane". L'attività parigina proseguì con l'operetta Le petit cousin (libr. di H. Rochefort e Ch. Deulin, théâtre des Bouffes-Parisiens, 1860) e L'étoile de Messine (ballo-pantomima, libr. di P. Fouché, coreografia di P. Borri, Opéra, 1861). L'ultima opera rappresentata a Parigi di cui abbiamo notizia è Les mémoires de Fanchette (libr. di Ch.-L.-É. Nuitter e N. Desarbres, théâtre Lyrique, 1865).

Il G. compose inoltre vari pezzi per pianoforte, tra cui mazurche, valzer, polke, barcarole, tutti pubblicati a Parigi. Una sua melodia, diventata popolare, venne utilizzata come cantique presso le comunità protestanti della Svizzera francese e pubblicata in Chants populaires de Suisse romande pour voix mixtes (Genève 1887). Alla caduta del Secondo Impero il G. abbandonò la composizione: unica eccezione Simon Bolivar, marcia per ottoni, tamburo, colpi di cannone, ecc., dedicata al dittatore del Venezuela, A. Guzmán Blanco, pubblicata a Parigi in una riduzione per pianoforte nel 1883.

Il G. morì a Parigi il 14 giugno 1891.

Denigrato dalla maggior parte della critica musicale francese, forse anche per motivi politici, fu compositore particolarmente prolifico. Scrisse oltre venticinque opere comiche e altrettanti balli, prevalentemente con coreografie di Taglioni, che decretarono il suo successo, anche se effimero, sulle scene parigine e italiane. Il Fétis gli riconobbe l'istinto dell'effetto drammatico e fu sottolineata la ricca fantasia melodica, non priva peraltro di una certa eleganza stilistica.

Fonti e Bibl.: Roma, Bibl. teatrale del Burcardo, Fondo Capranica: N. Gabrielli, Lettere inedite al marchese B. Capranica, 16 luglio, 8 agosto, 7 nov. 1836 e 20 marzo 1837; Ibid., B. Capranica, minute di lettere al G., 11 luglio, 30 agosto, 15 nov. 1836 e 27 ag. 1837; notizie fornite dai libretti conservati nel Fondo Rolandi della Biblioteca della Fondazione Cini di Venezia e nella Biblioteca del Conservatorio di S. Cecilia in Roma; notizie in Il Figaro di Milano, III (1835), p. 308; L. Borsini, Teatro S. Carlo, in Il Globo di Napoli, II (1837), pp. 127 s.; Fr.J. Castil-Blaze, L'Académie impériale de musique de 1645 à 1855, III, Paris 1855, p. 301; F. Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatori, III, Napoli 1881, pp. 137, 497; IV, ibid. 1882, pp. 190, 194, 198, 208, 384, 386, 416; A. Soubies, Soixante-neuf ans à l'Opéra-comique en deux pages, Paris 1894, tav. fuori testo; Id., Histoire du Théâtre-Lyrique 1851-1870, Paris 1899, passim; J.-G. Prod'homme, L'Opéra (1669-1925), Paris 1925, pp. 116 ss.; U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodrammatiche, II, Firenze 1954, p. 8; O. Tiby, Il real teatro Carolino e l'Ottocento musicale palermitano, Firenze 1957, p. 397; F. De Filippis - R. Arnese, Cronache del teatro S. Carlo, II, Napoli 1963, pp. 209 s., 213 s., 217-220; F. Stieger, Opernlexikon, II, Berlin 1978, p. 374; G. Tintori, Duecento anni del teatro alla Scala, I, Cronologia, Gorle 1979, p. 177; R. Cafiero, Aspetti della musica coreutica fra Settecento e Ottocento, in Il teatro di S. Carlo, a cura di C. Marinelli Roscioni, Napoli 1987, pp. 324, 331; G. Melisi, Catalogo dei libretti per musica dell'Ottocento (1800-1860) conservati nella Biblioteca del conservatorio di S. Pietro a Majella di Napoli, Lucca 1990, ad nomen; R. Cafiero - F. Seller, Editoria musicale a Napoli attraverso la stampa periodica: Il Giornale delle Due Sicilie, Le fonti musicali in Italia, III, Bari 1989, pp. 81, 86-89; IV, ibid. 1990, ad indicem; A. Fazi, I teatri d'Ancona, Falconara Marittima s.d., p. 55; F.J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 369 e Suppl. I, p. 354; C. Schmidl, Diz. univ.dei musicisti, I, pp. 578 s.; Die Musikin Gesch. und Gegenwart, IV, coll. 1213 s.; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 84 e s.v. Taglioni, S., VII, p. 622; The New Grove Dict. of opera, II, p. 322.

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