Noradrenalina

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

noradrenalina


Neurotrasmettitore fondamentale del sistema nervoso, localizzato soprattutto nelle terminazioni nervose simpatiche del sistema nervoso periferico e di quello centrale. Si forma per idrossilazione della catena laterale della molecola della dopamina, mediata dalla dopamina β-idrossilasi. L’ipotesi iniziale che l’adrenalina demetilata fosse il principale mediatore coinvolto nella trasmissione nervosa, da parte delle fibre postgangliari simpatiche, è stata definitivamente convalidata da Hans von Euler-Chelpin nel 1946. A livello periferico essa rappresenta il mediatore di gran lunga preponderante fra quelli liberati dalle fibre postgangliari simpatiche: nella midollare del surrene costituisce il 10÷20% delle catecolamine totali, in certi feocromocitomi il 97%. Nel sistema nervoso centrale le fibre noradrenergiche prendono origine dai corpi cellulari situati prevalentemente nel locus coeruleus, nel ponte e in certe zone della formazione reticolare, dai quali si proiettano a lunga distanza verso svariate zone cerebrali. Essa, liberata per esocitosi dalle vescicole sinaptiche delle terminazioni noradrenergiche, viene in larga parte riassorbita dalle terminazioni stesse mediante un processo attivo che coinvolge i canali del sodio. La parte rimanente viene attaccata dai due enzimi MAO e COMT oppure asportata per diffusione in circolo. Le funzioni dei neuroni noradrenergici centrali sono solo in parte definite. È noto che essi interferiscono nell’assunzione del cibo, nell’attenzione e nella vigilanza, nel sonno e nella veglia, nel controllo dell’emotività e nella regolazione della pressione del sangue. In periferia, l’azione delle fibre noradrenergiche si identifica in pratica con quella provocata dalla stimolazione simpatica e interessa vasi, cuore, muscolatura liscia gastrointestinale, fegato e tessuto adiposo. Da queste proprietà scaturiscono le azioni farmacologiche periferiche predominanti della noradrenalina, che consistono in una potente azione vasocostrittrice, estesa anche alla muscolatura scheletrica, con conseguente innalzamento della pressione sistolica e diastolica, e nell’azione stimolatrice sulle fibre miocardiche con aumento della forza e della frequenza del battito. (*)

Neurotrasmissione e neurotrasmettitori; Ormoni e meccanismi dell’azione ormonale

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