NUMMULITI

Enciclopedia Italiana (1935)

NUMMULITI (latino scient. Nummulites da nummus "moneta")

Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI

Genere di Foraminiferi, stabilito dal D'Orbigny, che dà il nome anche a una famiglia (Nummulitidae), di grandissima importanza geologica e paleontologica. La forma del guscio è circolare, ora appiattita e ondulata (N. millecaput), ora molto gonfia (N. perforatus). Il massimo diametro raggiunto è di circa 120 mm. (N. millecaput).

Il guscio di una nummulite si può immaginare come il risultato dell'avvolgimento a spirale in un piano, intorno a un asse, di una lamina calcarea a forma di V, il cui passo cresce più o meno rapidamente, determinando un canale spirale; ogni giro ricopre interamente il giro precedente. Il primo giro s'inizia o con una microsfera o con una macrosfera (v. foraminiferi), e tutto il canale spirale è diviso in logge da setti che hanno la forma di mezzaluna, le cui estremità sono situate ai due poli dell'asse di avvolgimento; essi presentano nel piano mediano del guscio, contro il margine interno del canale spirale, una sola apertura, che mette in comunicazione le logge fra di loro. L'apertura esterna del guscio esiste solo quando l'individuo è giovane, perché quand'è adulto la spira si chiude e la comunicazione con l'esterno si fa solo per mezzo di pori. Di capitaie importanza tassonomica sono i filetti settali, che sono le tracce dei setti e che si vedono quando la muraglia è messa allo scoperto; possono essere radiali, più o meno diritti, ondulati, turbinanti, meandriformi e infine possono anastomizzarsi formando un reticolo a maglie più o meno fitte. Oltre ai filetti si notano in molte nummuliti, granuli, che corrispondono ai pilastri trasversali, che attraversano più o meno completamente lo spessore del guscio. La struttura interna della lamina è molto complicata, perché nello spessore della muraglia e dei setti esiste un sistema complesso di canalicoli ramificatissimi, che stabiliscono relazioni continue fra tutte le parti del guscio. Queste ramificazioni, semplicissime nelle nummuliti antiche, diventano man mano più complicate. Il genere Nummulites comprende moltissime specie, raggruppate secondo l'andamento dei filetti settali, la presenza o no di granuli, ecc.; in base a questi caratteri si sono anche costruite serie filogenetiche.

Le nummuliti compaiono con piccole e poche specie nel Cretacico superiore, ma incominciano ad avere importanza solamente all'inizio del Terziario e caratterizzano una divisione della crosta terrestre, cioè il periodo detto Nummulitico o Paleogenico (v.). L'apogeo del loro sviluppo è nel Paleogene medio e dopo vanno rapidamente diminuendo. È assai dubbia la loro presenza in formazioni posteriori. Con il loro accumulo hanno dato origine a grandiosi depositi in tutte le terre circummediterranee. Con le diverse specie sono state costruite scale i cui varî termini sono caratteristici dei varî membri del Terziario inferiore.

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