NUOVO MESSICO

Enciclopedia Italiana (1935)

NUOVO MESSICO (New Mexico; A. T., 143-144)

Piero LANDINI
Henry FURST

Uno degli stati della Confederazione nord-americana, nella zona di montagna; ha una superficie di 317.645 kmq. e confina a nord con il Colorado, a est con l'Oklahoma e il Texas, a sud con il Texas e il Messico, a occidente con l'Arizona. I suoi limiti sono dovunque matematici, dati da paralleli e meridiani, a eccezione di un piccolo tratto sul Río Grande. Tutto il territorio si presenta come un vasto altipiano degradante da nord a sud, andandosi da un'altezza massima di oltre 4000 m. (Truchas Peak, m. 4056) a un minimo di 863 m. a Red Blu nella sezione sud-orientale dello stato. L'altipiano è intersecato da numerose catene di montagne e da vallate, con direzione prevalente dei meridiani e presenta un clima decisamente arido. La temperatura media annua dello stato è intorno ai 12°, con il valore più basso di 9°,4 per Santa Fé (2104 m. s. m.) e un massimo di 15°,5 per Mesilla Park (m. 1050). I minimi e i massimi assoluti si presentano molto accentuati, andandosi da +43°,3 a − 30°,5. Le precipitazioni sono scarse (Albuquerque, 180 mm. annui; Fort Union, 455 mm.): l'estate è il periodo più piovoso. La zona più arida è quella del Río Grande. Il Nuovo Messico manda le acque al Golfo del Messico mediante i fiumi Canadian (bacino del Mississippi), Grande e Pecos (bacino del Río Grande del Norte) e al Pacifico per mezzo dei fiumi San Juan, Río Puerco, San Francisco, Gila, tutti tributarî del Río Colorado.

Lo stato ha una popolazione di 423.317 ab. (1930), con una densità di soli 1,3 abitanti per kmq. La contea più densamente popolata risultava essere quella di Bernalillo (con il centro di Albuquerque), con 14 abitanti; la più spopolata Catron, lungo il confine occidentale, con 0,2 abitanti per kmq. Tre soli centri nel 1930 superavano i 10.000 abitanti, e cioè Roswell sul Río Hondo (Pecos) con 11.173 abitanti; Santa Fé, la capitale, con 11.176 abitanti e Albuquerque, sul Río Grande, con 26.570 abitanti. Dal punto di vista etnico, nel 1930, la popolazione del Nuovo Messico risultava così composta: Bianchi 78,4%; Negri 0,7%; Messicani 14%; Indiani 6,8%; Giapponesi 0,1%. I Bianchi nati all'estero risultavano soltanto 7797, di cui 1259 Italiani, 1101 Inglesi e 936 Tedeschi. Lo stato ha avuto il seguente aumento demografico: 61.547 abitanti nel 1850, 119.565 nel 1880, 195.310 nel 1900, 327.301 nel 1910, 360.350 nel 1920, 423.317 nel 1930.

Nelle varie attività agricole, minerarie, industriali, commerciali e professionali risultavano occupate nel 1870 29.361 persone d'età su; periore a 10 anni, cioè il 44,2% del totale degli abitanti al disopra di tale età; nel 1930 il numero sale a 142.607 (45,4%). Come numero di addetti l'agricoltura è al primo posto (41,3%) ma per ragioni climatiche e morfologiche, le zone agricole sono ristrette.

Il numero delle farms è salito da 12.311 nel 1900 a 31.404 nel 1930. La superficie di queste rispetto a quella dello stato era nel 1930 del 39,3%. Grande importanza ha assunto l'irrigazione: il numero delle farms irrigate sale da 3085 nel 1890 a 14.347 nel 1930; la superficie di esse da poco più di 37.000 ettari sale a 213.300 nel 1930, pari al 0,7% dell'area totale dello stato. Le maggiori superficie irrigate si hanno nel bacino diretto del Río Grande, del fiume Pecos, in quello del fiume Mora (Canadian River), ecc. Le principali produzioni agricole riguardano i cereali (mais, grano, avena), le patate, la frutticoltura (soprattutto mele), la viticoltura, ecc. I vasti pascoli della regione si prestano molto bene all'allevamento, per cui si contano attualmente 125.000 cavalli, 21.000 muli, 1.167.000 bovini (di cui 87.000 da latte, in continuo aumento), 2.820.000 ovini, 78.000 suini. Ma lo stato ha importanza soprattutto per le risorse minerarie: nel 1929 lavoravano nelle cave e nelle miniere 7522 individui impiegati nell'estrazione del carbone (Colfax County), con una produzione di 2,4 milioni di tonnellate metriche annue nel periodo 1926-1930, e del rame, i cui ricchissimi giacimenti del distretto di Santa Rita incominciarono ad essere sfruttati dal 1912, dello zinco, dello stagno, dei metalli preziosi. Si ha inoltre notevole produzione di petrolio.

Le industrie si presentano poco sviluppate (4476 operai occupati nel 1929; 2842 nel 1931). Prevalgono quelle relative alle costruzioni meccaniche e alle riparazioni dei veicoli ferroviarî e sopra tutto l'industria del legno. Le ferrovie presentano uno sviluppo molto sensibile, poiché da 1220 km. nel 1880 si sale a 4830 nel 1931; circa la metà della rete appartiene all'Atchison, Topeka and Santa Fé Railroad. Si individuano numerose linee transcontinentali, che portano dal bacino del Mississippi ai centri californiani del Pacifico.

La rete delle strade rurali misura attualmente 76.500 km.; quella statale circa 15.000. Il numero dei veicoli a motore sale da 1898 nel 1913 a 76.767 nel 1932.

L'istruzione superiore è impartita nella University of New Mexico, situata presso Albuquerque; nella State School of Mines a Socorro; nel College of Agriculture and Mechanic Arts presso Las Cruces nella fertile valle Mesilla; nella New Mexico Normal University a Las Vegas, ecc.

Storia. - Fray Marcos, attirato dal racconto di A. Núñez Cabeza de Vaca che diceva di avere trovato le favolose Sette Città, intraprese nel 1539 un viaggio d'esplorazione per conto del viceré del Messico, e fu il primo europeo a visitare il territorio che oggi forma il Nuovo Messico. Vide uno dei villaggi zuñi e lo prese per una delle Sette Città, e la leggenda che ne nacque è rimasta così tenace che dopo il crollo finanziario del 1929 centinaia di disoccupati americani si sono precipitati laggiù per scoprire il leggendario tesoro. In seguito Vázquez de Coronado seguì le orme del Marcos, sempre in cerca della terra immaginaria di Quivira. Verso la fine del sec. XVI un altro francescano esplorò il Río Grande, chiamando la terra San Felice; e poco dopo Antonio de Espejo le diede il nome di Nueva Andalucía; ma gli Spagnoli del Messico la chiamarono Nueva México, e si stabilirono a San Gabriel e a Santa Fé, città che da allora è sempre stata la capitale. Nel 1680 scoppiò una ribellione indiana di protesta contro la severità e il fanatismo spagnolo, che finì con il massacro e la fuga dei Bianchi. Soltanto nel 1692 Diego de Vargas Zapata riuscì a riprendere con la persuasione Santa Fé e poi le altre località. La Nueva México rimase una provincia sino alla sua fusione con Chihuahua e Durango nel 1824 per formare l'Estado Interno del Norte, ma presto ne fu staccata e divenne un territorio e nel 1836 un dipartimento, sino alla cessione, nel 1848, con la California Superiore e quasi tutta la Nevada odierna, agli Stati Uniti, che l'occupavano già dal 1846, dopo la conquista da parte del generale Kearny. In seguito all'insurrezione del gennaio 1847 vi fu un governo militare sino al marzo 1851; nell'agosto 1850 il Nuovo Messico era stato ammesso nell'Unione come territorio, che allora comprendeva anche gran parte di quel che oggi forma l'Arizona e una parte del Colorado, i quali ne furono staccati, questo nel 1861, e quello nel 1863. Invece nel 1853 la "Gadsden Compera" aumentò il territorio di 45.535 miglia quadrate. Nel maggio-giugno del 1850 la convenzione di Santa Fé formulò uno statuto che vietava la schiavitù, ma il Nuovo Messico era stato ammesso senza provvedimenti federali a questo riguardo. La legislazione del territorio poi l'ammise teoricamente, ma, malgrado tutti gli sforzi degli schiavisti, nel 1861 vi erano soltanto 22 schiavi in tutto il territorio. (Il peonage dei prigionieri indiani vi persistette però sino alla sua proibizione nel 1867). Il Nuovo Messico non avrebbe mai potuto diventare realmente schiavista; lo intuivano i Sudisti che nel febbraio 1861 non vollero, alla vigilia della guerra di secessione, accettare nel compromesso Crittenden che il Nuovo Messico fosse ammesso nell'Unione come stato. Una questione per il confine col Texas fu risolta nel 1850 con il compromesso Clay, dopo una minaccia di guerra civile col Texas; questo ricevette 10 milioni di dollari come compenso del territorio ceduto. Durante la guerra civile il Nuovo Messico rimase fedele all'Unione, e nel 1862 subì un'invasione dei confederati. Vi furono varie infruttuose votazioni per farlo entrare nell'Unione come stato: nel 1872; nel 1889 col nome di "Lincoln"; e nel 1906, insieme con l'Arizona e con il nome di questa; finalmente fu ammesso nel 1910.

Bibl.: G. B. Anderson, History of New Mexico, 1907; H. H. Bancroft, Arizona and new Mexico, San Francisco 1889; id., History of California and New Mexico, San Francisco 1888 (nella sua History of the Pacific states); Bandelier, History of the southwestern portion of the United States, Cambridge Mass. 1891 (è il vol. V dell'Archaeological Institute of America, Papers. American series); F. W. Blackman, Spanish institutions of the southwest, 1891; H. E. Bolton, Spanish exploration in the southwest, 1916; C. F. Coan, History of New Mexico, 1925; P. St. G. Cooke, Conquest of New Mexico and California, Topeka 1907; W. W. H. Davis, Spanish conquest of New Mexico, Doylestown Pa. 1869; H. Haines, History of Mexico, New York 1891; id., History of Mexico, Cedar Rapids 1910; H. Inman, Old Santa Fé trail, New York 1897; H. O. Ladd, Story of New Mexico, Boston 1892; New Mexico historical society, i. Publications, 1881 segg.; 2. Publications in history, 1926 segg.; id., New Mexico historical review, Santa Fé 1926 segg.; L. B. Prince, Concise history of New Mexico, 1912; id., Historical sketches of New Mexico, New York 1883; Southwestern historical quarterly, luglio 1897; R. E. Twitchell, Leading facts in New Mexican history, 1911-12; id., Military occupation of New Mexico, 1909; id., Spanish archives of New Mexico, 1914; J. H. Vaughan, History and government of New Mexico, 1925; Gaspar de Villagrá, Historia de la Nueva México, reimpresa por el Museo nacional, Messico 1900, voll. 2 (il vol. I è una ristampa d'un poema epico pubblicato nel 1610 dal Villagrá, compagno dell'Oñate nella sua spedizione nel Nuovo Messico); G. P. Whinship, The Coronado expedition, in United States Bureau of Ethnology, Annual report n. 14, Washington 1896; J. Suarez de Peralta, Trattato del descubrimiento de las Yndias y su conquesta (scritto nel '500), Madrid 1878; J. Zaragoza, Noticias históricas de la Nueva España, Madrid 1878; Ramusio, Navigazione, voll. 3; J. Q. Dealey, Our state constitutions, 1907; Proceedings of the constitutional convention. held. Oct. 3-Nov. 21, 1910.

TAG

Guerra di secessione

Golfo del messico

San francisco

Cedar rapids

Allevamento