Olimpiadi

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Il complesso di competizioni sportive internazionali, organizzate dal Comité international olympique (CIO), che si svolgono ogni 4 anni dal 1896, con sospensioni solo per le due guerre mondiali. Le O. invernali, dedicate agli sport della neve e del ghiaccio, si svolgono dal 1924 (Chamonix); a partire dall'edizione di Lillehammer (1994) sono organizzate a due anni da quelle estive.

Olimpiadi - approfondimento

di Alessandra Lombardi

Le Olimpiadi sono il complesso di competizioni sportive internazionali ispirate ai giochi sacri dell'antichità; infatti sono chiamate anche giochi olimpici dell'era moderna. Si svolgono ogni quattro anni, in una città di volta in volta diversa, ma sempre sotto l'egida del Comité international olympique (CIO) e raccolgono sotto un'unica bandiera atleti provenienti da quasi tutti i paesi del mondo. Oggi le Olimpiadi rappresentano l'evento sportivo più importante e più presente sui media del mondo e l'interesse che suscitano, non solo in ambito sportivo, è tale che nel 2002, per motivi logistici, il CIO ha posto un limite al numero dei partecipanti: 10.500 atleti per un totale di 28 discipline sportive e 301 specialità. Alle Olimpiadi estive si affiancano, dal 1924, anche le Olimpiadi invernali e le paralimpiadi, dedicate ad atleti disabili, organizzate a partire dal 1960.

La rinascita dei giochi

Il pedagogista e sociologo francese P. de Coubertin è universalmente riconosciuto principale fautore della ripresa dei giochi olimpici anche se altri prima di lui, in particolare il fiorentino M. Palmieri, il tedesco G. Muths e l'inglese T. Arnold, avevano tentato di far rivivere i fasti e lo spirito dei più importanti giochi sacri dell'antichità, celebrati a Olimpia in onore di Zeus. Grazie anche al rinnovato interesse per i giochi dell'antichità suscitato dalla scoperta, nel corso dell'Ottocento, delle rovine dell'antica città di Olimpia, Coubertin riuscì a riproporre il progetto e, nel 1894, al termine di un congresso internazionale alla Sorbona di Parigi, si stabilì che i primi giochi olimpici dell'era moderna si sarebbero svolti ad Atene nel 1896. Si istituì il CIO per curarne l'organizzazione; venne scelto il motto in latino citius, altius, fortius "più veloce, più alto, più forte" e stabilito un programma, la Carta olimpica, che opportunamente aggiornato è ancora oggi in vigore. A questi primi giochi parteciparono 250 atleti in rappresentanza di 13 dei 21 paesi che avevano inizialmente aderito all'iniziativa.

I giochi olimpici dell'era moderna

Alla prima edizione, considerata un successo in quanto risultò la manifestazione sportiva più importante organizzata fino a quel momento, seguirono due edizioni fallimentari, quelle di Parigi (1900) e di Saint Louis (USA, 1904), anche perché le competizioni sportive vennero inglobate in una fiera commerciale, rispettivamente l'Exposition universelle e la Louisiana purchase exposition. Furono i giochi di Londra (1908) a restituire alle Olimpiadi prestigio e dignità e a segnare il vero inizio delle Olimpiadi moderne.

Progressivamente si definirono il cerimoniale e i simboli legati alla manifestazione, che ancora oggi contribuiscono a mantenerne la solennità e il fascino: la fiamma olimpica nel 1928 (Amsterdam), la bandiera bianca con cinque cerchi di colore diverso, intrecciati a simboleggiare l'unione dei popoli dei cinque continenti (Anversa, 1920), la staffetta con la fiaccola che porta la fiamma da Olimpia alla sede dei giochi (Berlino, 1936), il giuramento di un atleta in rappresentanza di tutti i partecipanti (1920), e quello di un giudice (Monaco di Baviera, 1972). Dal 1932 (Los Angeles) tutti gli atleti sono ospitati in un villaggio olimpico appositamente costruito, e dal 1956 (Melbourne), durante la cerimonia di chiusura, entrano nello stadio non più divisi per nazione, come nella cerimonia di apertura, ma tutti insieme, proprio per indicare l'unità di tutti i partecipanti al termine delle gare.

Le Olimpiadi invernali

Due sport del ghiaccio furono inseriti nel programma olimpico già nelle prime edizioni, il pattinaggio artistico (Londra) e l'hockey (Anversa). L'accresciuta popolarità degli sport invernali, in particolare dello sci, imponeva un riconoscimento olimpico, ma risultava davvero complicato organizzare queste gare nell'ambito delle Olimpiadi che si svolgevano tradizionalmente nei mesi estivi. Nacquero così le Olimpiadi invernali che raggruppano gli sport della neve e del ghiaccio e si svolgono ogni quattro anni dal 1924 (Chamonix). Fino al 1992, le Olimpiadi estive e invernali si svolgevano lo stesso anno; è stato poi deciso di separare le due manifestazioni in modo che quelle invernali non sembrassero più un'appendice di quelle estive; dal 1994 (Lillehammer) si svolgono a due anni da quelle estive. Il cerimoniale è lo stesso, ma il numero di discipline è decisamente inferiore: 7 in tutto, con 15 specialità.

Le paralimpiadi

Manifestazione sportiva internazionale dedicata agli atleti con una disabilità fisica, le paralimpiadi derivano dalle competizioni sportive organizzate nel 1948 dal neurologo L. Guttmann a Stokes Mandeville (Gran Bretagna) come parte della terapia di recupero dei paraplegici reduci della Seconda guerra mondiale. Nel 1960, la nona edizione degli Annual Stokes Mandeville Games si svolse a Roma pochi giorni dopo le Olimpiadi ed è considerata la prima edizione delle paralimpiadi. Dal 1988 sia le paralimpiadi estive sia quelle invernali si svolgono subito dopo le Olimpiadi, nella stessa città; gli atleti sono divisi per categoria di disabilità e gareggiano con attrezzi e regolamenti opportunamente adattati. Ogni quattro anni dal 1924 si svolgono anche giochi specifici per gli atleti sordi, Deaflympics, mentre le Special Olympics sono riservate agli atleti con disabiltà mentale.

Giochi e politica

Proprio la vasta risonanza mondiale delle Olimpiadi è all'origine delle interferenze politiche che hanno funestato diverse edizioni (Monaco di Baviera, 1972; Città di Messico, 1968; Mosca, 1980; Los Angeles, 1984). Oggi, malgrado problemi di credibilità dovuti al doping degli atleti, alla parzialità di alcuni giudici di gara, a una commercializzazione sempre più invadente, le Olimpiadi rappresentano ancora la più grande manifestazione sportiva del mondo e continuano a esercitare un fascino del tutto particolare, non solo per gli atleti.

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