ALFANI, Orazio

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)

ALFANI, Orazio

Francesco Santi

Pittore, stuccatore ed architetto perugino, nato circa il 1510, legittimato dal padre, il pittore Domenico, insieme col fratello Cesare, nel 1520. In Sicilia dal 1539 al 1544, il 23 maggio 1539 si impegnava a dipingere, insieme con Francesco Martorana, un tabernacolo e l'arco marmoreo del Gaggini per la chiesa dell'Annunziata a Trapani; dal 1541 al 1544, insieme con altri artisti (F. Martorana, F. Gaggini, S. Casella), eseguiva gli stucchi della tribuna del duomo di Palermo; nel 1541, inoltre, gli era assegnata la decorazione ad affresco della loggia del palazzo di Benedetto Rau in Palermo. Sempre in questo periodo affrescò. una Pietà nella chiesa di S. Pietro Martire (Monastero di Valverde). Soltanto al suo ritorno a Perugia, nel 1545,Si iscrisse alla matricola dei pittori, subito iniziando, con la collaborazione di Leonardo Cungi da Borgo S. Sepolcro, l'esecuzione di quattro affreschi con storie degli apostoli Pietro e Paolo per la chiesa di S. Pietro a Perugia. Sempre per questa chiesa dipinse poi varie opere: fra il1548 ed il 1551una Resurrezione (perduta), nel 1552 una Decollazione del Battista (pure perduta), nel 1553una Visitazione (perduta, e da non confondersi con un altro quadro dello stesso soggetto ancora esistente nella chiesa). Insieme col padre, nel 1553, eseguì due tavole per i francescani di Perugia (ora nella Galleria Nazionale dell'Umbria); nel 1572 dipinse un S. Sebastiano per il duomo e nel 1576 una Madonna (perduta) per la Sala d'udienza del Palazzo dei priori. Intanto partecipava attivamente alla vita cittadina: nel 1557, nel '59e nel '74 fu camerlengo della sua Arte; nel 1573, insieme col concittadino Raffaele Sozi, fondò l'Accademia del disegno; nel 1576,dopo la morte di Vincenzo Danti, fu nominato pubblico architetto, ma tale carica gli venne ben presto tolta. Morì a Roma nel dicembre 1583.

Pittore essenzialmente manierista, l'A. mostra aver ricevuto influssi molteplici, dal Rosso, da Raffaellino del Colle e, infine, anche dal Parmigianino, come nel Presepio e nella Fuga in Egitto (già al Gesù di Perugia ed ora nella Galleria Nazionale dell'Umbria), le sue opere migliori.

Bibl.:U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria,Spoleto, 1923 (con altra bibl. e catalogo dei dipinti); U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler,I, pp. 276-277; Encicl. ital.,II, p.383.

CATEGORIE
TAG

Vincenzo danti

Parmigianino

Francescani

Manierista

Affresco