Ordini monastico-cavallereschi

Dizionario di Storia (2010)

ordini monastico-cavallereschi


Nel Medioevo, associazioni a carattere militare i cui membri prendevano voti religiosi (basati sulla regola di s. Basilio, di s. Agostino o di s. Benedetto), dedite alla conquista del Santo Sepolcro e alla difesa della cristianità in Terra Santa. Tra i più importanti si ricordano: l’ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, l’ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, l’ordine dei Templari, l’ordine dei Cavalieri teutonici. Svariati ordini furono fondati nel 12° sec. dai sovrani di Spagna e Portogallo a sostegno della riconquista cristiana della Penisola Iberica (per es. l’ordine di San Benedetto d’Aviz creato da re Alfonso Enrico nel 1162). Gli o.m.-c. avevano l’approvazione pontificia e ricevevano donazioni e concessioni dalle autorità civili. Venuta meno la spinta propulsiva delle prime crociate in oltremare, alcuni ordini si trasferirono in Europa: così l’ordine dei Cavalieri teutonici, che nei secc. 13° e 14° costituì un vasto Stato colonizzando l’area del Baltico, e l’ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, che si trasferì a Rodi (1308) e, dopo la conquista dell’isola da parte di Solimano (1522), nel 1530 ebbe dall’imperatore Carlo V la concessione delle isole di Malta e Gozo, e di Tripoli; il principale discendente di questo ordine è il Sovrano militare ordine di Malta.

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