Zariski ‹ʃar'ìsk'i›, Oscar. - Matematico statunitense di origine polacca (Kobrin 1899 - Brookline, Mass., 1986); laureato a Roma (1924), allievo di G. Castelnuovo; prof. nella univ. Johns Hopkins di Baltimora (dal 1937) e, successivamente, in quella dell'Illinois (1945-47) e alla Harvard University. Socio straniero dei Lincei (1958). È stato uno dei più insigni esponenti della geometria algebrica. Tra i principali risultati sono da ricordare il problema dello scioglimento delle singolarità delle varietà algebriche in un qualsiasi corpo di caratteristica zero, problema che egli risolse (1944) fino alla dimensione tre usando tecniche completamente nuove da lui stesso ideate, un teorema sui sistemi lineari che generalizza un risultato di F. Enriques e F. Severi, studî sull'uniformizzazione delle varietà, una teoria delle funzioni olomorfe su una varietà algebrica su un corpo arbitrario. Tra le opere: Algebraic surfaces (1934; 2a ed. 1971); The concept of a simple point of algebraic variety (1947); On the purity of the branch locus of algebraic functions (1958); Commutative algebra (1958-60, con P. Samuel); General theory of saturation (1971).
Oscar (Kobrin, oggi Bielorussia, 1899 - Brookline, Massachusetts, 1986) matematico statunitense di origine russa. Iniziò i suoi studi a Kiev e li completò a Roma, dove fu allievo di G. Castelnuovo e si laureò in matematica nel 1925. Nel 1927, si trasferì negli Stati Uniti, dove divenne professore di ...
Matematico polacco, nato a Kobryn il 24 aprile 1899. Allievo della scuola italiana di geometria algebrica conseguì a Roma la laurea nel 1925; fu professore alla Johns Hopkins University, all'Università dell'Illinois e alla Harvard University. È socio dell'accademia dei Lincei.
Con l'uso di nuovi metodi, ...
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta di bronzo dorato,...