Nitrico, ossido

Dizionario di Medicina (2010)

nitrico, ossido


Gas, detto più prop. ossido di azoto (NO), prodotto nell’organismo a partire dalla L-arginina per attivazione dell’enzima ossido nitrico-sintasi, del quale sono note tre isoforme (endoteliale, neuronale e macrofagica), codificate da tre diversi geni. L’ossido n. è un secondo messaggero implicato in vari processi, tra cui la regolazione del tono delle pareti vasali, la trasmissione dell’impulso nervoso nel cervello e la tossicità cellulo-mediata. L’ossido n. è una molecola poco stabile, liposolubile, che diffonde facilmente dalle cellule endoteliali a quelle muscolari lisce. Nelle cellule dell’endotelio vasale la biosintesi dell’ossido n. è avviata dall’aumento delle concentrazioni endocellulari del calcio; il suo rilascio causa vasodilatazione e quindi rilassamento delle cellule muscolari lisce. Alcuni vasi sanguigni, in particolare le arterie cerebrali, sono innervati da nervi perivascolari in grado di rilasciare come neurotrasmettitore l’ossido n., che in tal modo può partecipare sia alla regolazione endoteliale, sia a quella neuronale del tono vasale. Le citochine e i lipopolisaccaridi possono stimolare la sintesi di ossido n. da parte dei macrofagi, inducendo la diminuzione della contrattilità nelle cellule muscolari lisce delle pareti vasali durante lo shock settico.

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