RESPIGHI, Ottorino

Enciclopedia Italiana (1936)

RESPIGHI, Ottorino


Compositore, nato a Bologna il 9 luglio 1889; compì gli studî musicali in quel liceo con F. Sarti e di composizione con G. Martucci (1901); poi seguì a Berlino i corsi di Max Bruch e a Pietroburgo quelli di Rimskij Korsakov. La sua prima attività fu di concertista e di direttore d'orchestra ma più tardi principalmente di compositore. Vinta per concorso la cattedra di alta composizione nel liceo romano di Santa Cecilia, si stabilì a Roma nel 1913. Nominato direttore dello stesso istituto nel 1923, dopo due anni rinunziò all'onorevole ufficio per potersi dedicare più liberamente alla composizione e compiere viaggi artistici come direttore ed esecutore delle proprie composizioni in Europa e nelle Americhe. Dal 1932 è accademico d'Italia. Il R. ha meriti eminenti specie nel rinnovamento della musica strumentale italiana, ma la sua produzione comprende tutti i generi: musiche da camera e poemi sinfonici, liriche vocali e trascrizioni strumentali, opere teatrali.

Per il teatro: Re Enzo (A. Donini), opera comica, 3 atti (Bologna 1905); Semirâma (A. Cerè), tragedia lirica, 3 atti (ivi 1910); Maria Vittoria (Guiraud), 3 atti (1913, non rappresentata); La Bella addormentata nel bosco (G. Bistolfi), fiaba musicale, 3 atti (Roma, Teatro dei Piccoli, 1920); La Boutique fantasque, balletto su motivi di Rossini (Compagnia Diaghilef, 1920); Scherzo Veneziano, balletto (Roma, 1920); Belfagor (Morselli e Guastalla), commedia musicale, 3 atti (Milano 1923); La Campana sommersa (Hauptmann e Guastalla), 3 atti (Amburgo 1927); Maria Egiziaca (Guastalla), mistero in 1 atto e 3 episodî (Roma, Augusteo 1933); Belkiss regina di Cada, coreografia in 2 quadri (Guastalla), Milano 1932; Fiamma (Guastalla), melodramma in 3 atti (Roma 1934); Orfeo di C. Monteverdi, realizzazione del basso e orchestr. (Milano 1935).

Per Orchestra: Suite, organo e archi (1914); Sinfonia drammatica (1915); Fontane di Roma, poema sinfonico in 4 parti (1917); Antiche danze e arie per liuto, 1ª serie (1918), 2ª serie (1923); Ballata delle Gnomidi (1918-1919); Concerto Gregoriano, violino e orchestra (1921); Pini di Roma, poema sinfonico in 4 parti (1924); Vetrate di Chiesa, poema sinfonico in 4 parti (1926-27); Trittico Botticelliano, 3 parti per piccola orchestra (1927); Gli Uccelli, suite in 5 parti, id (1928); Feste Romane, poema sinfonico in 5 parti (1928); Impressioni brasiliane (1932); Metamorphoseon, tema e variazioni (1931).

Musica strumentale da camera: 6 Pezzi, violino e pianoforte (1904); 6 pezzi, pianoforte, 5 Pezzi, id. (1907); Quartetto in re magg. (1907); Sonata in si min., violino e pianoforte (1916-17); Quartetto dorico (1926); Adagio con variazioni, violoncello e pianoforte; Concerto a 5 per oboe, tromba, violino, contrabbasso, pianoforte e orchestra d'archi (1933).

Musica vocale: Nebbie, Nevicata, Contrasto, Invito alla danza, Scherzo, Stornellatrice; Cinque canti all'antica, per canto e pianoforte (1906); Sei Melodie, canto e pianoforte (1909); Aretusa, soprano e orchestra (1910); Sei liriche, canto e pianoforte (1912); 4 Rispetti toscani, id. (1914); La Sensitiva, soprano e orchestra (1914); Il Tramonto, soprano e quartetto archi (1914); Deità silvane, 5 liriche canto e pianoforte (1917); 5 Liriche, canto e pianoforte (1917); Sei liriche, id. (1917); Due liriche, id. (1919); Quattro liriche dannunziane, id. (1920); Quattro liriche armene, id. (1922); La Primavera, soli, coro e orchestra (1928); Quattro canzoni scozzesi, id. (1926); Lauda per la Natività del Signore, per soprano, mezzo soprano, tenore e coro e accompagnamento di strumenti pastorali (1929).

Pianoforte e organo: Concerto, pianoforte e orchestra (1903); 6 Pezzi (1904); 3 Preludi sopra melodie gregoriane (1921); 5 Pezzi facili a 4 mani; Concerto in modo misolidio, pianoforte e orchestra (1925); Toccata, pianoforte e piccola orchestra (1928); 3 Preludi, organo (1914).

Trascrizioni, revisioni, ecc.: Lamento di Arianna di Monteverdi, canto e orch.; Ciaccona di Vitali, per violino, archi e organo; 3 Composizioni di Frescobaldi, pianoforte; Pastorale di Tartini, violino e archi; Passacaglia di J. S. Bach, orchestra (1929), ecc.; 3 Corali di Bach (1930), Preludio e fuga in re magg. di Bach, interpretazione orchestrale (1931).

Il R., che gode di una fama mondiale, appare pertanto uno dei musicisti più rappresentativi dell'Italia moderna.

Non è facile definire e giudicare la sua figura. A volte il R. può apparire come un sinfonista che si compiaccia di costruire vaste e potenti architetture, a volte come un impressionista che si attardi nel realizzare armonie preziose e rari impasti orchestrali: a volte un ricercatore di nuovi modi, a volte un adoratore e un rinnovatore di forme arcaiche. Un senso di eclettismo domina nella produzione del R. Lo studio delle modalità antiche lo porta a realizzare opere di sapore modernissimo come il Concerto in modo misolidio e il Quartetto dorico. Le forme tradizionali sinfoniche si piegano a rendere impressioni pittoresche ed epiche come nelle Fontane e nei Pini di Roma. Ma è particolarmente nelle composizioni di genere rappresentativo, da Belfagor a Fiamma, che sembrano convergere e fondersi felicemente gli elementi della musicalità del R., vale a dire un colore armonico e orchestrale ricco e raffinato e una chiarezza architettonica essenzialmente latina.

Bibl.: S. A. Luciani, Belfagor, guida attraverso il poema e la musica, Milano 1923; id., L'accademico R., in Scenario, Maggio 1932; G. F. Ghedini, O. R., in Musica d'oggi, 1935.