Oxford

Enciclopedia Dantesca (1970)

Oxford


Per l'ipotesi, assai fragile se non del tutto destituibile di credibilità, di un viaggio di D. a O., v. INGHILTERRA.

La città è sede della Oxford Dante Society (v.), e vi si svolsero importanti ricerche nel campo degli studi danteschi, come quelle di E. Moore (v.) che a O. insegnò per molti anni nel collegio di St. Edmund e pubblicò l'edizione di Tutte le Opere di D. (1894, il cosiddetto Oxford Dante), e di P.J. Toynbee (v.) il quale a O. operò per molti anni e vi ripubblicò l'edizione Moore. La Bodleian Library è ricca di fondi bibliografici danteschi e d'importanti codici del poema, tra i quali ultimi i quattordici Canoniciani descritti dal Mortara, un manoscritto quattrocentesco che era di proprietà del Moore (il cosiddetto St. Edmund Hall), e un cartaceo pure quattrocentesco nel fondo d'Orville. La Taylor Institution, infine, possiede un manoscritto del Paradiso.

Bibl. - Batines, Bibliografia 485-499; A. Mortara, Catalogo dei mss. italiani che sotto la denominazione di codici Canoniciani italiani si conservano nella Biblioteca Bodleiana di Oxford, Oxford 1864; E. Moore, Contributions to the textual criticism of the D.C., Cambridge 1889, 511-537, 550; Petrocchi, Introduzione 500-502.

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