• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PALLADIO

di Dante Buttinelli - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
  • Condividi

PALLADIO (XXVI, p. 116)

Dante Buttinelli

L'estrazione industriale del p. e degli altri elementi del gruppo del platino viene oggi effettuata per lo più a partire dai loro concentrati che, come sottoprodotti, si ottengono dalla raffinazione, o comunque dai processi estrattivi, di importanti metalli non ferrosi, quali il rame, il piombo, il nichel, ecc. Solo per particolari minerali, reperibili in Sud-Africa e in Canada, si procede direttamente alla loro estrazione. In tutti i casi è, però, necessario separare, in una delle fasi intermedie del processo, il p. dagli altri metalli del gruppo; la qualcosa viene di norma ottenuta facendo sciogliere la miscela in acqua regia e separando come residuo insolubile, o per precipitazione con reattivi diversi, gli altri metalli fino a pervenire a una soluzione, più o meno pura, contenente il solo palladio. Da questa con aggiunta di ammoniaca e di acido cloridrico si precipita il complesso Pd (NH3)2 Cl2, dal quale per decomposizione termica si ottiene infine il metallo.

Delle diverse applicazioni, le più classiche sono quelle legate all'industria della gioielleria, dove il p. viene usato puro, per l'elettrodeposizione a scopo di rivestimento decorativo dell'argento o di altri metalli, e soprattutto in lega con l'oro, il platino e l'argento. Sono particolarmente apprezzate le leghe con il platino, note sotto la denominazione commerciale di "oro bianco", e quelle con 4,5% di rutenio. Ben più importante, dal punto di vista commerciale, appare però il suo uso in telefonia, sottoforma di leghe con 40% di rame, o argento, per la fabbricazione di contatti elettrici. Impieghi minori si hanno infine nelle leghe con oro e argento per uso odontotecnico, in speciali dispositivi per la separazione dell'idrogeno e, insieme col platino, nelle termocoppie.

Un posto importante spetta al p. come catalizzatore; come il platino, si usa nel reforming di frazioni petrolifere per aumentare il numero di ottano delle benzine e per ottenere idrocarburi aromatici. Si usa anche in reazioni di idrogenazione o di deidrogenazione, nelle quali rispetto ad altri catalizzatori consente di effettuare le operazioni a temperature inferiori. La produzione mondiale di p. nel 1976 è dell'ordine delle 50 t/anno.

Bibl.: F. E. Beamish, W. A. E. McBryde e R. R. Barefoot, The platinum metals, in Rare metals handbook, Londra 19612; F. R. Hartley, Platinum and palladium chemistry, ivi 1973.

Vedi anche
platino Elemento chimico, simbolo Pt, numero atomico 78, peso atomico 195,09, di cui sono noti 6 isotopi stabili (numero di massa 190, 192, 194, 195, 196, 198); densità 21,45 g/cm3, punto di fusione 1772 °C. 1. Caratteri generali Il platino è un metallo bianco, lucente, duttile e malleabile. In natura è generalmente ... idrogenazione Reazione chimica con la quale si addizionano atomi di idrogeno a una molecola di un composto. È un caso particolare di riduzione e avviene nella quasi totalità dei casi per addizione dell’idrogeno a doppi o tripli legami e in presenza di un adatto catalizzatore (a base di nichel, platino, palladio, ossidi ... oro Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi. chimica Elemento chimico di simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 197,0; in natura esiste solo l’isotopo con numero di massa ... metallo Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, e che è inoltre capace di fornire in soluzione ioni dotati di carica positiva e di formare ossidi ...
Tag
  • IDROCARBURI AROMATICI
  • ELETTRODEPOSIZIONE
  • ACIDO CLORIDRICO
  • DEIDROGENAZIONE
  • IDROGENAZIONE
Altri risultati per PALLADIO
  • palladio
    Enciclopedia on line
    Elemento chimico di numero atomico 46, peso atomico 106,7, simbolo Pd, di cui sono noti diversi isotopi (di peso atomico 102, 104, 105, 106, 108, 110); fu isolato da W.H. Wollaston nel 1803 da residui dell’estrazione del platino. È un metallo del gruppo del platino, tenero, duttile, lucente; si trova ...
  • palladio
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    pallàdio [Lat. scient. Palladium, dal nome dell'asteroide Pallade, scoperto l'anno prima che fosse isolato l'elemento] [CHF] Elemento chimico, appartenente al gruppo VIII, 2° periodo (grande), del Sistema periodico degli elementi, di simb. Pd, numero atomico 46, peso atomico 106.7, di cui sono noti ...
  • PALLADIO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Italo Bellucci Elemento chimico con simbolo Pd, peso atomico 106,7, numero atomico 46. Scoperto nel 1803 da W. H. Wollaston che lo chiamò così a ricordo del planetoide Pallade allora identificato. Si rinviene nel platino nativo che ne contiene 0,75-1,5%; nel Brasile, in un minerale d'oro e, quasi sempre ...
Vocabolario
palladiare
palladiare v. tr. [der. di palladio3] (io pallàdio, ecc.). – Sottoporre all’operazione di palladiatura; ricoprire di uno strato di palladio; in partic., carbone palladiato, carbone rivestito da un sottilissimo strato di palladio, usato...
pàllado-
pallado- pàllado-. – In chimica, primo elemento di nomi di composti nei quali è presente il palladio, come, per es., palladosale (o pallado-sale), denominazione generica di sali complessi dove a un atomo di palladio si uniscono quattro...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali