PALLAVOLO

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

PALLAVOLO.

Alessandro Capriotti

– Le Olimpiadi del 2008. I Campionati mondiali del 2010. Le Olimpiadi del 2012. I Campionati mondiali del 2014

Le Olimpiadi del 2008. – Ai Giochi di Pechino la nazionale maschile italiana, dopo un buon inizio, si imbatté in semifinale nel Brasile, avversario quanto meno competitivo e maturo, che s’impose per 3-1. I sudamericani trovarono così in finale gli Stati Uniti, che però, un po’ a sorpresa, vinsero l’incontro per 3-1, conquistando meritatamente il titolo olimpico. L’Italia, guidata da Andrea Anastasi, nella fina le per il terzo e quarto posto incappò in un secca sconfitta (3-0) contro la Russia, perdendo la possibilità di una medaglia; si trattò di un evento mai accaduto nelle ultime tre edizioni olimpiche, legato anche, a parte l’obiettivo spessore degli ultimi due avversari, ad alcuni infortuni.

Qualche altra sorpresa riservò il torneo olimpico femminile, che vide lo svolgimento della stessa finale svoltasi in ambito maschile, Stati Uniti-Brasile; le atlete sudamericane, che non erano partite come grandi favorite per il titolo finale, sovvertirono il pronostico e si aggiudicarono, per 3-1, l’incontro e la loro prima medaglia d’oro alle Olimpiadi. Nella finale per il terzo e quarto posto la Cina, padrona di casa, superò Cuba per 3-1 e acquisì il bronzo. L’Italia di Massimo Barbolini fu eliminata dalla corsa alla medaglia d’oro proprio dagli Stati Uniti, nei quarti: si trattò di una gara rocambolesca, in cui le azzurre si trovarono anche in vantaggio, ma alla fine vennero superate (3-2), piazzandosi al quinto posto.

I Campionati mondiali del 2010. – La rassegna maschile si svolse in Italia dal 24 settembre al 10 ottobre. La vittoria andò ai campioni uscenti del Brasile, che in finale batterono Cuba per 3-0, mentre al terzo posto si piazzò la Serbia, che sconfisse per 3-1 l’Italia. Gli uomini di Anastasi erano stati eliminati dalla corsa al primo posto, in semifinale, dal Brasile, che si dimostrò squadra superiore per più aspetti.

In ambito femminile lo scenario del mondiale fu molto simile a quello della precedente edizione: stessa sede (Giappone), stesse squadre finaliste per il primo e secondo posto (Russia e Brasile), stessa compagine vittoriosa (la Russia, che conquistò così il suo quinto titolo mondiale, con 3-2 come risultato finale). Il terzo posto non sfuggì alle giapponesi padrone di casa, vittoriose sugli Stati Uniti per 3-2. Per l’Italia guidata da Barbolini un onorevole quinto posto.

Le Olimpiadi del 2012. – Al torneo olimpico di Londra, in ambito maschile, l’incontro finale ha celebrato due grandi espressioni della p. moderna, quelle di Russia e Brasile. La gara, conclusasi con il punteggio di 3-2 per i russi, che così hanno acquisito il loro primo titolo olimpico, è destinata a essere ricordata a lungo per le emozioni che ha trasmesso e i valori tecnici che ha evidenziato: tra due squadre altamente competitive il tie-break finale ha premiato la Russia, che però si era trovata in svantaggio di due set a zero. In questo senso acquista un valore aggiunto il terzo posto meritatamente conquistato dalla nazionale azzurra di Mauro Berruto, che ha sconfitto la Bulgaria per 3-1 con una gara accorta e concentrata, anche se per molti l’autentica impresa dell’Italia era avvenuta nei quarti di finale, dove aveva superato gli Stati Uniti, prima di arrendersi in semifinale al Brasile.

Tra le donne, seconda vittoria olimpica consecutiva per le atlete brasiliane, che in finale hanno superato gli Stati Uniti per 3-1. Una bella conferma per la scuola sudamericana e in modo ancor più specifico per il tecnico José Roberto Lages Guimarães, più noto come Zé Roberto, unico ad aver conquistato tre medaglie d’oro alle Olimpiadi (una nel 1992 con la nazionale maschile e due con quella femminile nelle ultime due edizioni dei Giochi). Al terzo posto si è collocato il Giappone, che ha superato la Repubblica di Corea per 3-0. Proprio le atlete coreane, nei quarti di finale, avevano sconfitto l’Italia per 3-1, relegando le azzurre al quinto posto nella classifica finale del torneo, esattamente come a Pechino.

finale

I Campionati mondiali del 2014. – Questa edizione del torneo maschile, disputatasi dal 30 agosto al 21 settembre in Polonia, ha visto il trionfo dei padroni di casa, al loro secondo titolo mondiale, che in finale hanno superato il Brasile per 3-1. L’ultima vittoria polacca in un campionato del mondo risaliva a quarant’anni prima (Messico 1974). Il terzo posto è andato alla Germania, che ha sconfitto la Francia per 3-0. Per l’Italia, guidata dal tecnico Berruto, un 13° posto considerato assai deludente.

La rassegna femminile si è svolta in questa occasione in Italia (23 settembre-12 ottobre) e ha proposto qualche valore tecnico emergente, più ancora che confermare quelli tradizionali. La vittoria finale degli Stati Uniti sulla Cina per 3-1 ha permesso alle atlete americane di conquistare il loro primo titolo mondiale. Al Brasile, vicecampione uscente, è andato il terzo posto, ottenuto superando l’Italia per 3-2 al tie-break. Le azzurre di Marco Bonitta hanno fornito ottime prove e mostrato un livello tecnico non lontano da quello di tutte le avversarie finite sul podio.

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