PAMPHILUS

Enciclopedia Italiana (1935)

PAMPHILUS

Filippo Ermini

. È il titolo d'una commedia elegiaca, che appartiene al teatro scolastico del Medioevo.

Non se ne conosce l'autore, che è forse un chierico alverniate, ma si può determinare che fosse scritta in Francia circa la fine del sec. XII. E una storia di seduzione, di cui è protagonista Panfilo, un giovane timido, che ama una ricca sua vicina Galatea, e per rivelare a lei il suo sentimento invoca l'aiuto di Venere e si giova dell'astuzia d'una vecchia. Comprende 780 versi in distici elegiaci; ha somiglianze con l'altra commedia De nuncio sagaci e vi si nota ugualmente l'imitazione d'Ovidio. L'opera ebbe singolare fortuna, specie nella letteratura spagnola dal Libro de Buen Amor dell'arciprete de Hita e attraverso a questo nella Celestina (v.).

Ediz. e bibl.: E. Evesque, Pamphilus, in La comédie latine en France au XIIe siècle, Parigi 1931, II, pp. 169-223.