PAMPLONA

Enciclopedia Italiana (1935)

PAMPLONA (A. T., 41-42)

Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
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Capoluogo della provincia spagnola della Navarra. Sorge a 442 m. s. m. (42° 48′ 10″ N., 1° 39′ 1″ O.) sopra uno sprone circondato a settentrione e a oriente dal corso del Río Argo, affluente dell'Ebro, al centro d'un bacino da ogni parte chiuso da monti (Cuenca de Pamplona), che comanda le vie d'accesso dai Pirenei occidentali all'alto Ebro. Pamplona crebbe dentro la possente cerchia delle mura che recingono una specie di platea - peraltro piuttosto accidentata - sollevantesi d'una trentina di m., al massimo, sul livello del fiume (il dislivello è più accentuato sul margine settentrionale, che precipita ripido sull'Arga), cerchia resa più forte da tutta una serie di opere difensive (cittadelle, forti esterni, lunetta trincerata) che hanno a lungo inceppata l'espansione urbanistica. Solo di recente la cinta bastionata è stata abbattuta in parte (a SE.), sì da permettere più agevoli comunicazioni fra il vecchio centro e l'Ensanche, i nuovi quartieri, cioè, che si sono sviluppati a S. di quello, mentre gli stabilimenti industriali (molitorî, alimentari, tessili, meccanici, ecc.) si fissavano nei sobborghi extraurbani di Rochapea, Magdalena, San Juan e San Pedro, che, nel piano, sono più agevolmente collegati alle strade e alle ferrovie. Il centro urbano ha vie per lo più diritte e abbastanza larghe, ma con edifici in genere senza particolari pregi architettonici (mentre è pure ricca di monumenti artistici che ne attestano il passato splendore); la vita cittadina si concentra intorno alla Piazza della Costituzione (di forma quadrata, spaziosa e circondata di portici) e al vicino Paseo de Sarasate, che col Paseo de la Taconera, forma il luogo preferito per il riposo serale della popolazione.

Questa è cresciuta in misura relativamente notevole nell'ultimo trentennio: Pamplona, che contava 28.886 ab. nel 1900 (appena 16 mila nel 1860), ne aveva 33.229 nel 1920, e 42.280 nel 1930. L'accrescimento è in rapporto con lo sviluppo delle industrie e ancor più del commercio: data la sua posizione, la città è uno dei più importanti nodi stradali e ferroviarî (verso Vitoria, Saragozza e Sangu̇esa) della Spagna settentrionale.

Monumenti. - La cattedrale, costruita dal 1397 al 1427 sul luogo d'una chiesa romanica demolita nel 1390, è a croce latina e a tre navate, con cappelle a raggiera e la cappella principale pentagona con un vertice nell'asse, contro il solito. La pianta del deambulatorio è composta ingegnosamente da una trama di triangoli equilateri. La facciata principale (sec. XVIII), opera di Ventura Rodríguez, è preceduta da un elegante vestibolo. Nel chiostro i lati E. e N. sono del sec. XIV, quelli O. e S. del XV; la decorazione dei primi è di gusto gotico francese. La cappella Barbanzana (così detta dal suo fondatore, il vescovo Barbazan) ha due eleganti finestroni e una porta che viene assegnata a Jacques Perut, al quale appartiene anche il gruppo dell'Adorazione dei Magi, che si trova accanto alla cappella. La sala capitolare (tale la ritengono lo Street e il Lampérez) è ottagona, con vòlta a stella su archi e volticine. Notevole il refettorio con l'annessa cucina dei canonici, a vòlta piramidale e alto camino, nella quale ora si conservano le tombe di Carlo il Nobile e di sua moglie Eleonora di Castiglia, scolpite in alabastro da Janin Lomme di Tournai. La chiesa di S. Saturnino, probabilmente del sec. XIII, forse la chiesa ogivale più antica di tutta la Navarra, ha una sola ampia navata con abside poligonale in cui s'aprono tre cappelle poligonali e una quadrata. Atrio e portale sono del sec. XIV. Il palazzo municipale è un originale esempio d'architettura del sec. XVII.

Storia. - L'antica Pompelo fu città dell'Hispania Tarraconensis nel paese dei Vasconi al nodo delle grandi strade che da Caesaraugusta e da Asturica Augusta portavano ad Aquae Tarbellicae (Dax) in Gallia. Fu fondata da Pompeo nel 75 a. C. (Πομπηιόπολις la chiama Strabone, III, 4, 10) e in età imperiale era civitas stipendiaria; diventò il centro maggiore dei Vasconi di Navarra e appartenne al Conventus iuridicus Caesaraugustanus.

Occupata da Visigoti, Franchi e Arabi, ma sempre per breve tempo, la città riuscì in massima a mantenere la sua indipendenza. Capitale del regno di Navarra sin dal sec. IX, fu da allora il principale centro cittadino della regione pirenaica. All'inizio del secolo XVI, durante le lotte tra Francia e Spagna per il dominio della Navarra, fu accanitamente disputata fra i due contendenti; occupata nel dicembre 1512 dalle truppe spagnole di Ferdinando il Cattolico, fu assediata nel 1521 dal re di Navarra, Giovanni d'Albret, aiutato dai Francesi. Nel 1808 fu occupata dai Francesi; fu riconquistata dagli Spagnoli nel 1813.

Bibl.: P. de Madrazo, Navarra y Logroño en España, Barcellona 1886; G. C. Street, Some accounts of gothic architecture in Spain, Londra 1865; V. Lampérez, La Arquitectura cristiana española en la Edad Media, Madrid 1919; A. Calzada, Historia de la Arquitectura en España, Barcellona 1928.