PANENTEISMO

Enciclopedia Italiana (1935)

PANENTEISMO (dal gr. πᾶν "tutto", ἐν "in" e ϑεός "dio")

Guido CALOGERO

Termine filosofico, coniato da K. Chr. Krause (v.) per designare la propria concezione metafisica, in quanto partecipe così del carattere del teismo quanto di quello del panteismo (v.). A differenza del primo, che considera la divinità come del tutto separata, nella sua trascendenza, dal mondo, e a differenza del secondo, che col mondo la fa invece immanentisticamente coincidere, il panenteismo mantiene da un lato Dio nella sua essenza autonoma e distinta, ma d'altro lato non vede nel mondo altro che l'estrinsecazione empirica e temporale dell'eterno principio divino. Tutto il mondo cioè (secondo la formula etimologicamente espressa nel termine) è da Dio o "in Dio", per quanto non sia immediatamente Dio. Dopo il Krause, concezioni in vario modo panenteistiche sono state professate, p. es., da J. H. Fichte, H. Lotze, G. Fechner, R. Eucken; tra i precedenti sistemi metafisico-teologici la qualifica di panenteistico potrebbe più opportunamente spettare all'emanatismo neoplatonico.