Paraboloide

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In architettura, copertura in forma di paraboloide, che non richiede strutture di sostegno interne (pilastri o pareti portanti) ed è spesso usata per edifici destinati ad attività industriali, sportive, esposizioni, ecc. In particolare, il p. impiegato come copertura di magazzini industriali è stato ideato in Italia negli anni Venti del secolo scorso: il primo di cui si abbia notizia è un silos costruito a Casale Monferrato dalla società Italcementi, tra il  1922 e il 1923,  su progetto dell’ingegner Luigi Radici, che decide di sostituire la tradizionale copertura a capanna con una volta parabolica, per limitare la pressione esercitata dai cumuli sul basamento perimetrale dell’edificio. A partire dal 1930 i p. si diffondono in tutta Europa, dove conoscono una crescente fortuna, raccogliendo l’approvazione ammirata di molti dei più importanti teorici del Movimento Moderno, da Le Corbusier a Gropius, e diventando un emblema dell’architettura industriale del Novecento e fonte di ispirazione per progettisti e architetti, da Pier Luigi Nervi a Felix Candela, a Paolo Soleri.

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