PAREGOROS

Enciclopedia dell' Arte Antica (1963)

PAREGOROS (Παρήγορος)

P. Moreno

Personaggio femminile del seguito di Afrodite; era insieme a Peitho (v.) una personificazione della forza di persuasione dell'amore: il nome significa forse "colei che esorta" (παρηγορεῖν).

P. era rappresentata nel tempio di Afrodite Praxìs a Megara insieme a Peitho, Eros, Himeros e Pothos; la statua di P., come quella di Peitho, era opera di Prassitele (Paus., i, 43, 6). L'iconografia di P. deve essere nata alla fine del V sec. a. C., in Attica, quando il thìasos di Afrodite domina nelle raffinate composizioni mitologiche del Pittore di Meidias: si è pensato anzi di identificare P. in una delle donne che compaiono insieme alla dea nell'arỳballos con Thamyris, a Ruvo, ma potrebbe trattarsi di una musa. In un altro arỳballos di Atene, con Paride ed Eros, una figura femminile vestita di lungo chitone e himàtion con bracciali a serpentina, conserva due lettere (ΗΓ) di una iscrizione che è stata letta Παρήγορος (ma anche ῾Ελένη). Del tutto ignoto resta il tipo della statua di Prassitele, forse una sua opera giovanile, ed anche la posizione della figura di P. nel gruppo di Megara.

Bibl.: H. Hitzig-H. Blümner, Pausaniae Greciae descriptio, Berlino 1896, I, p. 372; W. Klein, Praxiteles, Lipsia 1898, p. 143; G. E. Rizzo, Prassitele, Milano-Roma 1932, p. 100; G. Herzog-Hauser, in Pauly-Wissowa, XVIII, 2, 1949, c. 1453 ss., s. v. Vaso di Ruvo: G. Jatta, Catalogo del Museo Jatta, Napoli 1869, p. 849; J. D. Beazley, Red-fig., p. 832; G. Becatti, Meidias, Firenze 1947, p. 13; A. Giuliano, in Arch. Class., X, 1958, p. 136. Vaso di Atene: C. Robert, in Arch. Anz., 1896, XI, p. 38 nota; P. Ducati, I vasi dipinti nello stile del ceramista Midia, in Mon. Ant. Lincei, 1909, N. S., XIV, p. 95 s.