Passionato

Enciclopedia Dantesca (1970)

passionato

Antonio Lanci

Participio passato esclusivo del Convivio; ha il significato di " dominato ovvero influenzato da passione ". È usato due volte con l'ausiliare ‛ essere ', in costrutti passivi: III VIII 10 essere passionata, X 1 era passionata; in VIII 18 passionato ha valore di participio sostantivato.

Quattro volte, sulle otto in cui si registra, è riferito ad ‛ anima ': II X 5 l'anima passionata (di temenza); III VIII 10 di nulla di queste [passioni] puote l'anima essere passionata che a la finestra de li occhi non vegna la sembianza, se per grande vertù dentro non si chiude; X 1 l'anima, che di troppo disio era passionata, e 2 l'anima, più passionata. In I IV 8 sono detti passionati gl'invidiosi; passionata di tanta misericordia (II II 2) è la Donna gentile della Vita Nuova (XXXV ss.) che nel Convivio D. identifica con la Filosofia; passionato è l'uomo in quanto ha in sé delle passioni connaturali (III VIII 18); fervida e passionata (I I 16) è definita la Vita Nuova, in contrapposizione al Convivio, opera temperata e virile. V. PASSIONE.

Per l'uso latino, cfr. Mn I XI 6 bene refelluntur qui iudicem passionare conantur, " ridurre... a perturbazione d'animo " (trad. Ficino).

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata