CZINNER, Paul

Enciclopedia del Cinema (2003)

Czinner, Paul

Francesco Pitassio

Regista e produttore cinematografico e teatrale ungherese, naturalizzato britannico, nato a Budapest il 30 maggio 1890 e morto a Londra il 22 giugno 1972. Raggiunse un notevole successo con i film interpretati da Elisabeth Bergner, nei quali elaborò un modello registico che implicava una traduzione cinematografica del concetto teatrale di 'scena': una concezione di messa in scena derivata dal Kammerspiel e fondata su un'oculata gestione dello spazio, raramente frammentato dal montaggio.

Attivo in teatro, nel 1914 si trasferì a Vienna, dove diresse i primi film, influenzati dall'Espressionismo: Homo immanis ‒ Der Unmensch (1919) e Inferno (1919). Molti titoli furono adattamenti di drammi, e avevano come protagonista Elisabeth Bergner, attrice di Max Reinhardt. La Bergner interpretò le eroine dei più noti film del regista, realizzati tra Berlino e Londra e divisi tra ricostruzioni in costume e drammi borghesi: Nju (1924; Nju ‒ Il fiore selvaggio), Fräulein Else (1929) da A. Schnitzler, Catherine the Great (1934; La grande Caterina), Escape me never (1935). La sua musa rappresentò un ideale femminile di donna bambina vittima di amanti paterni, in vicende narrate con uno stile che prevedeva uno spazio omogeneo a disposizione dell'interprete, sempre seguita da movimenti di macchina: particolarmente pregevoli quelli conclusivi di Fräulein Else ed Escape me never, ma altrettanto sontuose le carrellate nelle scene di ballo di Ariane (1931) e Dreaming lips (1937; Labbra sognanti), remake del suo fortunato Der träumende Mund (1932). Questa idea di messa in scena elaborata e applicata da C. si poneva in contrasto con le ricerche sul montaggio effettuate nel corso degli anni Venti. Di qui l'avversione della critica coeva: R. Arnheim ritenne le sue capacità limitate soltanto alla confezione di film inutili, H. Ihering lo definì un incapace. Tuttavia, C. fu regista di grande sensibilità culturale e di sicuro successo, come dimostrato anche dalla competente gestione di proprie case di produzione. I film sonori rivelarono la sicura autonomia di C. dal modello teatrale, grazie alla capacità di utilizzare efficacemente un procedimento narrativo come l'ellissi, a un impiego mai mimetico del sonoro e alla fluidità nell'uso della macchina da presa.

Chiamato da Alexander Korda nel 1932, il regista si trasferì con Elisabeth Bergner in Gran Bretagna. L'avvento del nazismo li trattenne a Londra, dove si sposarono nel 1933. C. lasciò un'impronta anche nel cinema inglese: Escape me never fu infatti campione di incassi. Diresse anche lo shakespeariano As you like it (1936; Come vi piace), con Laurence Olivier protagonista. Con il secondo conflitto mondiale i coniugi emigrarono negli Stati Uniti, dove C. divenne produttore teatrale, lavorando anche con Bertolt Brecht. Nel dopoguerra, tornato in Europa, con la sua casa di produzione Poetic Films si dedicò a documentare messe in scena operistiche e balletti, nei quali sperimentò, fra l'altro, una te-cnica di ripresa con più telecamere.

Bibliografia

E. Bergner, Bewundert viel und viel gescholten, München 1978.

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