CABRÁL, Pedro Alvares

Enciclopedia Italiana (1930)

CABRÁL, Pedro Alvares

Carlo Errera

Navigatore portoghese, nato a Belmonte, nel 1467 o '68. A lui re Emanuele affidò la prima flotta inviata in India dopo che Vasco de Gama fu reduce, nel settembre 1499, dall'Asia finalmente raggiunta per via di mare. Una delle 13 navi fu allestita da Bartolomeo Marchioni, fiorentino, stabilito a Lisbona e largamente cointeressato all'impresa; erano, fra gli altri capitani, Bartolomeo Dias primo scopritore del Capo di Buona Speranza, e Nicolò Coelho che era stato col Gama. Salparono l'8 marzo 1500. Raggiunte le Isole dal Capo Verde, si allargarono di qui nell'Oceano verso SO., sia per incontrare maggior favore di correnti e di venti, sia perché si volesse nel passaggio accertare l'esistenza di terre americane che, in base al trattato ispano-portoghese del 1494, potessero essere di spettanza del Portogallo. Così fu scoperta il 24 aprile la costa occidentale del Brasile (già nota a settentrione del Capo San Rocco, per opera soprattutto di Amerigo Vespucci); della costa, che chiamarono della "Vera Cruz", presero possesso in nome del Portogallo e la seguirono per pochi dì fino al luogo detto oggi ancora Porto Seguro, benevolmente accolti dagl'indigeni. Raggiunsero poi a mezzo giugno il Capo di Buona Speranza, dopo una tempesta che travolse quattro navi e con esse anche Bartolomeo Dias. Furono alla fine d'agosto a Calicut, dove il Cabral, incontrate gravi resistenze, agì energicamente abbruciando navi e bombardando la città. A Cochin e in altri porti del Malabar poté caricare largamente spezie. Ricco di bottino, ma ridotto con sole sei navi, rifece il cammino oceanico, incontrando alle Isole del capo Verde il Vespucci che andava a esplorare la costa brasiliana. Reduce a Lisbona a fine luglio del 1501, il C. non accettò l'incarico che tosto gli si offriva di comandare un'altra spedizione all'India. Più tardi visse ritirato nelle sue terre presso Santarem, dove morì intorno al 1520.

Bibl.: Del viaggio abbiamo notizia grazie a una preziosa lettera di Pero Vaz da Caminha da Porto Seguro, largamente narrante la scoperta brasiliana, e ad altra lettera del maestro fisico João pure scritta di là. Aggiungansi una relazione d'uno dei piloti sulla spedizione tutta, una lettera del Vespucci scritta dalle Isole del capo Verde il 4 giugno 1501, e una di G. F. de la Faitada da Lisbona, del 26 giugno 1501. V. J. Cortesão, A Expedição de P. A. C. e o descobrimento do Brazil, Lisbona 1922 (con documenti).

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