Penicillina

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

penicillina

Gabriella d’Ettorre

Il primo antibiotico

La penicillina è stato il primo antibiotico utilizzato in campo medico. Dall’inizio della propria storia il genere umano ha combattuto contro i batteri patogeni rimanendone quasi sempre vittima. Si deve arrivare al 1929, quando Alexander Fleming scoprì la penicillina, per avere un’arma efficace contro i batteri. Con questa scoperta si aprì una nuova era della medicina moderna. La penicillina è a tutt’oggi molto utilizzata grazie alla sua vasta capacità di azione e alla sua bassa tossicità

La rivoluzionaria scoperta di Fleming

Nel 1929 Alexander Fleming, scienziato scozzese che ricercava sostanze chimiche attive contro i batteri, osservò in laboratorio un evento molto strano: una piastra in cui aveva seminato delle colonie di Staphylococcus aureus, responsabile della formazione del pus, dopo qualche tempo non conteneva più le colonie di tale batterio. Che cosa era accaduto? La piastra era stata accidentalmente contaminata da una muffa verde, Penicillium notatum, che aveva causato la distruzione delle colonie di stafilococco. Da qui Fleming dedusse che la muffa era capace di produrre una sostanza ad azione battericida cui fu dato il nome di penicillina.

Il batteriologo riuscì a dimostrare l’azione di questa muffa nei confronti di diversi batteri, però non riuscì a estrarre dalla muffa la sostanza battericida né a renderla utilizzabile per la cura delle malattie. Soltanto negli anni Quaranta la penicillina poté essere utilizzata sugli uomini, grazie al lavoro svolto in un primo tempo in Inghilterra (1940) e successivamente negli Stati Uniti (1941) dal patologo australiano Howard Walter Florey e dal biochimico di origine russa Ernst Boris Chain, i quali riuscirono a purificarla. Molte vite umane nel periodo intorno alla fine della Seconda guerra mondiale furono salvate dalla neonata penicillina e dalle scoperte di questi scienziati.

A Fleming, Florey e Chain fu conferito il premio Nobel per la Medicina o la Fisiologia nel 1945.

Nel dopoguerra Ernst Chain, che ha lavorato dal 1950 al 1961 anche in Italia presso l’Istituto superiore di sanità, mise a punto metodi per la produzione industriale di penicillina su larga scala.

Come agisce

La penicillina è in grado di uccidere i batteri bloccando la sintesi di alcuni componenti della parete batterica necessari per la crescita; è quindi in grado di agire sui microrganismi che si moltiplicano attivamente, ma non su quelli che si trovano in uno stato di vita latente (quiescenza). Essa è attiva nei confronti di molti batteri gram-positivi tra cui gli streptococchi, gli pneumococchi, le spirochete, i gonococchi, mentre non agisce sui batteri gram-negativi.

La penicillina è un farmaco poco tossico che al massimo può provocare reazioni allergiche (allergie), come per esempio l’orticaria. Reazioni molto gravi possono raramente essere presenti in persone sensibilizzate alla penicillina e possono causare, in seguito a ripetute somministrazioni, uno shock anafilattico anche mortale. È perciò molto importante, specialmente nei soggetti predisposti ad allergie, effettuare test di sensibilità agli antibiotici mediante somministrazione di piccole dosi di penicillina sottocute per verificare la sicurezza del farmaco.

I batteri si difendono

Sebbene la penicillina sia efficace verso tanti batteri, essa risulta inefficace verso ceppi di stafilococco che producono una sostanza detta penicillinasi o blattamasi. Questo è un enzima capace di scindere la molecola delle penicilline inattivandole. Purtroppo a causa dell’impiego frequente, e spesso anche non appropriato, della penicillina, molti ceppi di stafilococco aureo e di altri batteri, come quelli responsabili di infezioni delle vie urinarie, hanno sviluppato la capacità di sintetizzare la penicillinasi.

In seguito alla comparsa di ceppi batterici divenuti resistenti alla penicillina si è provveduto a isolare un precursore biologico della penicillina, da cui poi sono derivate le penicilline semisintetiche, ottenute con l’aggiunta di particolari gruppi chimici alla molecola originale. Le due penicilline semisintetiche più comuni sono la meticillina e l’ampicillina.

La scoperta e la purificazione della penicillina hanno rappresentato un evento importante per l’umanità perché hanno fornito la prima e vera arma dell’uomo nei confronti delle malattie infettive.

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