PEPE

Enciclopedia Italiana (1935)

PEPE

Fabrizio Cortesi

. Nome volgare dei frutti di molte specie del genere Piper (Linneo 1737), piante della famiglia Piperacee. Questo genere presenta fiori per lo più diclini, raramente monoclini, con 2 o 3 stami, talora 6 0 4; l'ovario è munito di 2-5 stimmi, sessili o portati da uno stilo; il frutto secondo alcuni è una drupa, secondo altri è una bacca uniseminata; il seme contiene endosperma e perisperma. Sono arbusti spesso rampicanti, più di rado alberi o erbe, con foglie munite di 3 0 più nervature e stipole più o meno sviluppate: i fiori piccoli, aclamidi, sono a spighe o a grappoli.

Questo genere comprende 650 specie delle regioni tropicali dell'America, dell'Asia e dell'Africa.

Tra le specie più importanti si possono ricordare: P. cubeba L.F. (pepe cubebe), che è un arbusto rampicante, dioico, originario dell'isola di Giava, coltivato in molti paesi tropicali; di esso si usano i frutti (fructus cubebae, che sono anche iscritti nella Farmacopea ufficiale italiana (5ª ed.) e che contengono olio essenziale e cubebina; P. guineense A. Dietr. dell'Africa occidentale che fornisce il pepe degli Ascianti o di Guinea; P. methysticum Forst. (v. kawa-kawa); P. longum L. e P. officinarum Miq. dell'Arc. indomalese le cui infruttescenze costituiscono il pepe lungo; P. betle L. (v. betel); P. nigrum L. dell'Arcipelago delle Indie, coltivato anche in molte regioni tropicali, che con i frutti immaturi disseccati fornisce il pepe nero, con quelli maturi e privi del pericarpo il pepe bianco; tali frutti vengonv usati come spezie e sono conosciuti da tempi molto remoti e ricordati nelle antiche opere sanscrite di oltre 400 anni a. C. Già Teofrasto, Dioscuride e Plinio ricordano il pepe nero, il bianco e quello lungo come spezie molto importanti del loro tempo.

Il frutto del pepe nero è iscritto nella 5a ed. della Farmacopea ufficiale italiana (fructus piperis nigri) ed entra nella preparazione delle pillole di anidride arseniosa. Il sapore aromatico e piccante è dovuto all'olio essenziale (1-2,3%), piperina, pipericina e cavicina, contenuti nel frutto.

Le foglie del P. reticulatum L. (P. Jaborandi Vell.) del Brasile costituiscono il falso jaborandi: contengono gli alcaloidi tossici jaborandina e jaborina; il P. ceanothifolium H. B. K. del Brasile contiene alcaloidi analoghi alla pilocarpina. Con il nome di pepe d'acqua s'indica il Polygonum hydropiper L. della famiglia Poligonacee, comune nei luoghi umidi e lungo i corsi d'acqua, le cui foglie hanno un sapore piperato e sono usate nella medicina popolare come emostatiche. Pepe di Caienna è il Capsicum frutescens L. (v. peperone); pepe di palude è la Pilularia globulifera L., piccola felce acquatica della famiglia Marsiliacee.

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