Periandro ‹-i-à-› (gr. Περίανδρος, lat. Periander). - Tiranno di Corinto (sec. 7º-6º a. C.). Successe al padre Cipselo; la sua tirannide è da collocarsi tra il 627 e il 585 a. C. (per alcuni, circa 40 anni dopo). Fu così saggio che alcuni lo annoverarono tra i sette sapienti (ma altri videro in lui un tiranno crudele). Sotto di lui, comunque, Corinto raggiunse la massima potenza politica, fondando le colonie di Apollonia, Epidamno e Potidea e recuperando Corcira; economicamente Corinto fu, al tempo di P., la maggiore città della penisola greca per floridezza di industrie e di commerci.
Tiranno di Corinto (secc. 7°-6° a.C.). Successe al padre Cipselo; la sua tirannide è da collocarsi tra il 627 e il 585 a.C. (per alcuni, circa 40 anni dopo). Sotto di lui Corinto raggiunse la massima potenza politica (con la fondazione delle colonie di Apollonia, Epidamno e Potidea e il recupero di ...
Tiranno di Corinto (sec. VII-VI a.C.), uno dei sette savi.
Figlio di Cipselo, cui successe (forse nel 627) regnando per oltre quarant'anni (sino al 585 circa; secondo altri storici la tirannide di Periandro cade un quarantennio più tardi), svolse una saggia politica, sia sul piano amministrativo ed ...
(Περίανδρος, Periander). - Tiranno di Corinto figlio di Cipselo. Successo al padre verso il 627 a. C. in una signoria assai solida, ne proseguì degnamente la politica. Fu uomo intellettualmente superiore, da essere annoverato fra i Sette savî. Sotto di lui Corinto raggiunse una potenza e prosperità ...