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Perìn del Vaga

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Nome con cui è noto il pittore Pietro di Giovanni Buonaccorsi (Firenze 1501 - Roma 1547). Allievo di Raffaello nell'impresa delle Logge Vaticane, fu in seguito pittore di corte di A. Doria a Genova e di papa Paolo III di nuovo a Roma (decorazione di Castel S. Angelo). Grazie all'influsso di Raffaello raggiunse altissimi livelli nell'attività grafica e divenne tra i migliori disegnatori della prima metà del Cinquecento.

Vita e opere

Allievo a Firenze dapprima di mastro Andrea «dei ceri», poi di Ridolfo Ghirlandaio, nel 1517 circa giunse a Roma, dove si esercitò, come si usava, a disegnare anticaglie e a copiare da Michelangelo e da Raffaello, con un pittore detto il Vaga, da cui prese il soprannome. Entrato nella bottega di Raffaello (1518-19), collaborò alla decorazione delle Logge Vaticane. Tra le prime opere romane, che rivelano influenze di Michelangelo e Sebastiano del Piombo: la Pietà (1517-18, S. Stefano del Cacco), la Deposizione (1520 circa, già S. Maria sopra Minerva; frammenti con i Ladroni, Hampton Court) e le Storie romane (1522, affreschi parzialmente conservati, palazzo Baldassini, salone; due frammenti staccati nel 1830, Firenze, Uffizi). Del soggiorno a Firenze nel 1522-23, restano un disegno per le Storie dei diecimila martiri (Vienna, Graphische Sammlung Albertina) e il Passaggio del Mar Rosso (monocromo, Uffizi). Di nuovo a Roma, decorò con Giovanni da Udine la Sala dei Pontefici nell'appartamento Borgia, in Vaticano (Oculo con quattro angeli); dal 1524 al 1527 fu attivo a Trinità dei Monti (lunette con la Visitazione, la Carità e la Fede e arco con i Profeti Isaia e Daniele, cappella Pucci) e a S. Marcello (Creazione di Eva e gli Evangelisti Marco e Giovanni, volta della cappella del Crocifisso), riprendendo gli schemi strutturali della Cappella Sistina e i modelli raffaelleschi. Trasferitosi a Genova, decorò per A. Doria il palazzo di Fassolo (1528-33); eseguì, tra l'altro, l'Adorazione del Bambino (pala Basadonne, 1534, già chiesa della Consolazione; Washington, National Gallery). Nel 1536 era ancora a Genova, e fu eletto console dell'arte dei pittori. Dopo un breve soggiorno a Pisa, tornato a Roma, iniziò un periodo di intensa attività. Notevoli il fregio delle Storie romane (1539-40, realizzato da aiuti; i disegni a Berlino, Kunstbibliothek), il monocromo del basamento della stanza della Segnatura (1541), il disegno di un arazzo per la Cappella Sistina (un frammento del cartone alla galleria Spada), gli stucchi nella Sala Regia e la decorazione dell'appartamento farnesiano in Castel S. Angelo (1545). Oltre le opere citate, pitture di P. del Vaga sono a Roma nel palazzo Caetani (Sacra Conversazione, datata 1541), nel museo di Copenaghen (S. Matteo), nel Museo Condé a Chantilly, e nella Galleria Liechtenstein a Vienna (Madonne, in mezza figura).

Vedi anche
Danièle da Volterra Nome sotto il quale è più noto il pittore e scultore Daniele Ricciarelli (Volterra 1509 circa - Roma 1566). Scolaro del Sodoma, poi di B. Peruzzi, recatosi assai giovane a Roma fu dapprima aiuto di Perin del Vaga; indi divenne seguace di Michelangelo, il più convinto e profondo. Natura scontenta e tormentata, ... Francesco Salviati Pittore (Firenze 1509 circa - Roma 1563), detto anche Cecchino. Amico di G. Vasari, fu allievo di G. Bugiardini, B. Bandinelli e quindi (1529-30) di Andrea del Sarto; nel 1531 si stabilì a Roma, dove entrò al servizio del cardinal G. Salviati, da cui prese il nome. Già la prima opera romana nota (Annunciazione, ... Giovanni Paolo Lomazzo Pittore e scrittore d'arte (Milano 1538 - ivi 1600). Allievo di G. Ferrari, lavorò a Milano (affreschi in S. Lorenzo, in S. Marco, in S. Maurizio e l'autoritratto a Brera); fu costretto dalla cecità a lasciare la pratica dell'arte e divenne scrittore. La sua opera più importante è il Trattato dell'arte ... Giovanni Antonio de' Sacchis detto il Pordenóne Pittore (Pordenone 1484 circa - Ferrara 1539). Formatosi sull'esempio dei pittori della scuola di Tolmezzo e di Pellegrino di San Daniele (S. Michele, Giovanni Battista e Valeriano, 1506, Valeriano, chiesa di S. Stefano) sciolse la durezza giovanile a contatto con le opere del Giorgione (ciclo di affreschi ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • PASSAGGIO DEL MAR ROSSO
  • SEBASTIANO DEL PIOMBO
  • RIDOLFO GHIRLANDAIO
  • GIOVANNI DA UDINE
  • LIECHTENSTEIN
Altri risultati per Perìn del Vaga
  • BUONACCORSI, Pietro, detto Perin del Vaga
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 15 (1972)
    BUONACCORSI (Bonaccorsi), Pietro, detto Perin (o Pierin) del Vaga Maria Vittoria Brugnoli Figlio di Giovanni, nacque a Firenze nel 1501. La fonte più attendibile, per la sua biografia, è il Vasari il quale lo conobbe personalmente (Vasari, VI, p. 447): a luidobbiamo le prime notizie di un precoce ...
  • Bonaccorsi, Piero
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Marcello Aurigemma , Notaio e letterato fiorentino (Firenze 1410-1477), concepì gli studi, nei quali ebbe larga parte l'argomento dantesco, come consolazione all'assiduo lavoro. Secondo la cronologia stabilita dal Bruschi, nel 1430 copiò di suo pugno la Commedia (cod. Riccardiano 1038, 244 carte), ...
  • PIERIN del Vaga
    Enciclopedia Italiana (1935)
    PIERIN (o Perin) del Vaga Mario Labò, Pietro Bonaccorsi, detto Pierin del Vaga, nacque a Firenze il 29 giugno 1500 (o 1501) e morì a Roma il 12 ottobre 1547. Allievo a Firenze dapprima di un Andrea "dei ceri", poi di Ridolfo del Ghirlandaio, si allogò come aiuto di un pittore detto "il Vaga" da cui ...
Vocabolario
perina²
perina2 perina2 s. f. [comp. di peri- e (es)ina]. – In botanica, lo strato più esterno dell’esosporio di alcune epatiche.
perina¹
perina1 perina1 s. f. [dim. di péra]. – Piccola pera. Più com. di peretta nel sign. proprio; meno com. in alcuni dei sign. estens. (v. peretta, n. 2 a, b).
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